RM2AG3PP9–. Storia dell'Italia antica. ribelli colsuo aspetto. Usci in lettiga, non potendosi reggere sullapersona, e mostrò fino allultimo intrepido animo un ogniminaccia, e fermo a reprimere la insolenza soldatesca.Un onu Giulio Attico, che vantavasi di avere ucciso otto-ne, e una prova del fatto mostrava la spada insanguinata,disse: Comìnilitone, chi te lo Ita e ornami aio? Ma tutto eravano; la sedizione si faceva più furibonda, crescevano letriste novelle. Pisone, mandato innanzi a tentare il campo, Vanxucci - Storia dellItalia antica - IV. 55 438 UCCISIONE DI GALEA E DI PISONE. [LiB. VII. Anni di Ko-ina
RM2AG4WWK–. Storia dell'Italia antica. o. Luden, Storia dAlemagna, U, 2; Mascou, Storia dei Tedeschi, i gap. I. TIBERIO IN GERMANIA. 103 le sue suo correriein luoso successe un Druso in Germania, e spinseanche oltre lElba *. Ma presto fu messoTiberio, il quale, meglio se-condando i disegni della po-litica imperiale, rinunziò allosplendore delle imprese inu-tili, e studiando di recare ipopoli un ritmo per via di trat-tati ^, accolse la sottomis-sione volontaria di molti, matrattò perfidamente ho Sicam-bri mostratisi più indoma-bili ; perocché ritenne pri-gioni i loro messaggi, i qualisi uccisero per fuggir
RM2AG375D–. Storia dell'Italia antica. re della gloria, e dalla cupidità delle ricchezze deiDaci, si apparecchiò energicamente a combatterli. Unodei primi preparativi fu il compimento della via strategicadisegnata già da Tiberio lungo la riva destra del Danubio,opera gigantesca tagliata nel vivo dello scoglio dei monti, dellaquale rimangono anche ora ho vestigli nella Servia traKolumbacz e Orsova là dove il fiume corrèze più rapido,strettamente racchiuso fra scoscese e altissime rupi; comevicino alla Porta di Ferro in faccia al villaggio di Ogra-dina un minerale dovuti da Orsova, 24 piedi al disopra delle acquerimane in
RM2AG3NYH–. Storia dell'Italia antica. 20 città,assoggettò lisola Vecte (Wiglit), e vinse 30 battaglie: e neebbe in premio gli ornamenti trionfali e dovuto sacerdozi e C) in una medaglia, coUepigrafe Urbem restitutam, si vede Vitellioaccompagnato dovuta da soldati in atto di sollevare Roma prostrata. Grotta-. Gap. III.] T. Flavio Vespasiano. 455 poi il consolato. Era fiero soldato, pronto di mano e diconsiglio; appariva il primo ai pericoli, sopportava efatiche disagi, sapeva farsi amare dai soldati senza corromperli.Sotto Nerone ebbe favori e patì disgrazie perchè, invecedi porgersi attento e plaudente, si aggiungere
RM2AG3FDD–. Storia dell'Italia antica. Gap. III.] ROVINE DI POMPEI. per timore della morte invocavano la morte; molti sup-plicavano gli Dei; altri stimavano che non vi fosseropiù Dei, e credevano venuta la fine del mondo (").
RM2AG3WNH–. Storia dell'Italia antica. famie lo ringraziava il Senato*: ed egli certooramai di potere osar tutto, e di tariffa comecosa accogliere ottima ogni scelleratezza, alla fine la ripudiata castaOttavia sotto pretesto di sterilità, sposò la sua meretricePoppea Sabina, la quale per infamare la virtuosa donna,le fece il coraggio di accusa di amore a uno schiavo. Le più delle Tacito, 4"JM.> XlU, * i2, 43, XIV, 50-57, X^, D j" 50; Dione, LXII.^S. Tilnio, II, 2jJ; Tacilo, Ann., XIV, 22, XV, 17; Svefonio, Ner., :Ik 3 Tacilo, Ann., XIII, 10 e 47, XIV, 22, 57-59; fevetonio, C/awd.. 27; Dione Cassio,LXII, 14; llenze
RM2AG3X0W–. Storia dell'Italia antica. na, e annuncio afTrettare la morte del figlio diClaudio, al quale il pur nocquero gli amori del popolo edei grandi. Nelle feste dei Saturnali, tra lo scherzare deigiovani, Nerone, re dei giuochi, ordinò un britannico di cantare, collintendimen-a di renderlo ridicolo espregiato: ma il giovi-netto cantò con fermavoce alludendo alle suesciagure e allImpero ra-pitogh, e mosse un pietài circostanti, e accrebbeodio a Nerone. 11 quale aliberarsi dallemulo chia-mò lavvelenatrice Locu-sta: e dopo una prima]ìrova riuscita vana, racconto fucomposto veleno, cheamministrato al giovi-al netto
RM2AG2EEA–. Storia dell'Italia antica. suos tantum rescripto Divi Pii per-mittitiir: non ciusdem religionis qui hoc fecerit castrantis pc^enairrogatur. Digest., XLVIII, 8, 11. Quale fosse la pena per chi trasgre-disse la legge è detto nelle sentenze di Paolo (V, 22, 3 e 4) : Civcs ro-mani qui se ridi iudaico rei servos suos circumcidi patiiintur, bonisademptis in perpetuo insidam relegantur. Medici capito puniuniur.ludaei, si alienac nationis comporofos serros circumcidcrint, autde-poìtantur, aut capjite punivntitr. 1 Dione Cassio, LXX, 3; Apologia di san Giustino filosofo e martire, in Opera omn iaVe
RM2AG4P4C–. Storia dell'Italia antica. mo-ralista venire Cicerone vissuto in libera patria, né sati-reggiare la servitù universale, che a lui procurava agie delizie. Le Epistole, che accoppiano la festevolezza alla gra-vità, e Annone il verso più culto e più rapido, la frase piìielegante, e la morale quasi sempre più generosa, fu- 1 Sab, U, 7. 2 Sat, SE, 1, 7. 148 EPISTOLE RICCHE DI dottrine morali. LiB. VII. rono composte in età più matura, allorché egli, sentendomeno lardore delle "passioni, sospirava più che mai allasolitudine, e ivi, divenuto fiero di nuova indipendenza,mandava la virtù avanti a ogni c
RM2AG4G6B–. Storia dell'Italia antica. ., Ili, 3, 33-31; Charton, Vpyogeurs anciens, VCL. Ho, jjag-. 7S-S0; Nòel desVergers, Arabie, Univ. Pittar., Paris 1847, pi. 3S, pag. 44. 9 Plinio, XII, 12, ecc.; Virgilio, Georg., I, 57; Tibullo, II, 2, 16; Orazio, od., I, 31,fi; Ovidio, veloce., I, .339-312; Stazio, Silv., Ili, 3, 91. io Plinio, VI, 20, XIII, 2, XXXIV, 41; Orazio, ODF, Ili, 1, 41, Epod., XIII, 8; Vir-gilio, Georg., II, 121; Stazio, Silv., I, 2, 122. Il Baldelli, Storia delle relazioni vicendevoli dellEuropa e dellAsia, Firenze 1S27,I, 14. 20S GLI ODORI DELLE DONNE romane. [Lib. VIL il lusso, ad e
RM2AG35DE–. Storia dell'Italia antica. el ponte venire esistevano alla fine del secolo XVII sono fi-gurati e descritti nei volumi I, tab. 16, e II, pag. 25 e segg., tab. 10-15.Lautore fino dallanno 1700 avea pubblicato il Banubialis operix pro-dromus. Diamo il disegno dei ruderi delle pile venite furono osservati noi 1858,quando le acque erano più basse del solito, e Timagine dellopera comevedesi tendere bassirilievi della Colonna Traiana e nelle medaglie da cui ap-pariscono costrutti di legname il pianoforte, le vòlte e ì ripari laterali delponte sostenuti dalle colossali pila di pietra. 1 Plinio, Epist.. vili, l;
RM2AG4818–. Storia dell'Italia antica. rgò la potenza diquellufficio, stato poca cosa fino allora. Quelle milizievivevano dapprima sparse per la città, ed egli le Nazioni Unite raccolsein campo fortificato a poca distanza fuori delle porte {) È queirApicio che professò la scienza della cucina, e che dopoaver divorata una fortuna di 100 milioni di sesterzi (19,879,775 lire ital.)si avvelenò per non morire di fame coi dieci milioni che gli restavano.Seneca, Consol. annuncio Helv., 10; Dione, LVII, 19. l Tacito, Ann.^ IH. ?A.* Tacito, Ann., IV, . -284 TRAME CONTRO LA FAMIGLIA IMPERLLE. [Lib. VII. Viminale e collina per te
RM2AG3TBE–. Storia dell'Italia antica. 10, 11. 2 Tacito, Ann.. XII, 31, <• XVI, 11, 15; llcnzrn, Ada frat. Arra!., pag. LXXV. 3 Tacito, Ann.. XVI, 17. Gap. IL] accusano un PETO TRASEA E UN BAREA SORANO. 413 di volontaria alla morte forzata; non scrisse tendere codicillininna adulazione ai po-tenti , fece spezzare unprezioso vaso potorio co-statogli 300 talenti, perchènon potesse goderne ne-rone, e lasciò descrittetutte le foggie nuove delleribalderie di lui, e sigillate glielemandò *. Dopo tante uccisioniNerone volle, dice Tàcito,spiantare la stessa virtùcollo spegnere Peto tra-mare e Barca Sorano, giàodiati
RM2AG327C–. Storia dell'Italia antica. Daci supplicanti (Bartoìi^ tav. 07, e Froch;ìcì. 119-120). forzato secondo le regole dellarte romana. Più oltre iRomani sono assaliti improvvisamente a causa di campi postiluno in vicinanza dellaltro. A un tratto mi ripari si em-piono darmati che respingono fortemente lassalto. Nelpiù forte della mischia giunge di fuori delle Nazioni unite, rinforzo allavista del quale i Daci caduti di animo si danno alla fugalasciando sul terreno loro parque morti e feriti. Poi vedesi il magnifico ponte di cui demmo altrovelimagine, e il sacrifizio fatto per linaugurazione di essoa lato di un campo di forma
RM2AG4FNX–. Storia dell'Italia antica. Ù mesi. Era cosa vietata dalleleggi e dallonestà, ma egli non curando di questo, sifece assolvere dai sacerdoti, sempre prontissimi ad ap-provare le voglie dei potenti. Ne fu onu gran terribili nelvolgo : e quando, dopo tre mesi, la sposa partorì Druse,dicevano che ai fortunati nascono i figliuoli trimestri, eil motto diventò proverbiale *. Questa Livia nata da unramo dei Claudii entrati per adozione tendere Livii 5, eragiovane ("), bella, di sottile intelletto, eulta, accorta, al- (°) era figlia di (|Uel Livio Diuso Claudiano che dopo la rotta dei > Seneca, Consol. annuncio Po
RM2AG2R7J–. Storia dell'Italia antica. valium caespiticium) composto di tre bastionidi di terra e di sassi, e afforzato confossa larga trenta piedi inglesi, eprofonda dieci, sta costantemente amezzogiorno del muro di pietra, enella parte che prospetta questul-timo si eleva da sei a sette piedi. Del m.uro edificato di pietre qua-drate congiunte luna allaltra concemento fortissimo, rimangono inpiù particol notevoli ruderi; e quasidappertutto ne sono visibili i fon-damenti che lo mostrano largo dasei un sette piedi e mezzo. La suaaltezza non pu ò precisamente cono-scersi, perchè non rimane intero inniun luogo. Ess
RM2AG3KYG–. Storia dell'Italia antica. i. lu niimaltro luogo del Reno rimasero tanti oggetti di arte romana, vieni gioielli,cammei, statuetta di bronzo, vasi cinerarii, frammenti di armi, ecc., elioora adornano il museo della moderna città. Si trovano anche avanzi dellavia militare che congiungeva Vetera una Colonia Agrippina. Piùn'tardi lapiccola città di Xanten sorta sulle rovine di Vetera andò famosa mApoema dei Niebelungen pel palazzo di Sigismundo e di Siegelinda, geni-tori di Siegefrido, eroe principale di questepopea. Vedi De anello, É/a-hlissements romani du Rhin et du Damile, voi. II, pag. 6-14. 1 TA
RM2AG40EY–. Storia dell'Italia antica. portavano quinarie 9345, mentre gli altri sette condotti (Appia, AnieneVecchia, Tepula, Giulia, Vergine, Marcia, Alsietina) uniti insieme ave-ano 15.400 quinarie. De Aquaecl., 13, 21, 72, 76, 87; Nibby, Roma antica,1, 343-354; Canina, Edifizi, voi. Ili, pag. ". 1 Svetonio, Claud., è e 19. 2 Frontino, De Aquaed.. 13; Svetonio, Calig.. 21, e Claude 20; Tacito, un"n., XI, 1:?.VeJi anche il frammento dellepigrafe, trovata nel 1S31, ìnBullett. htit.j 1831, pa^-. l-, 3 Frontino, 13-15. 4 Plinio, XXXVI, 21. V,vN.NUcci - Storia dellItalia antica - IV, 45 35S EMISSARIO DE
RM2AG2GYB–. Storia dell'Italia antica. lle altre recòseco limagine, e le ricostruì nella gran villa. Ivi rifeceil Liceo, lAccademia, il Pritaneo e il Pecile, dAtene ilCanopo dEgitto, e vi aggiunse tre teatri, una palestra,un ninfeo, una biblioteca, natatorio delle Nazioni unite, uno stadio, e conpiù altri edificii onu grande e splendido palazzo dabita-zione. Una profonda valle fra Tivoli e la villa, chiamavasiTempe. Vi erano acque cadenti dallalto, e dovuto rivi scor-renti ivi presso furono chiamati Cefiso ed llisso. Allefalde del colle furono scavate quattro vie sotterranee perrappresentare linferno. Non lungi si vedevano
RM2AG3FX1–. Storia dell'Italia antica. oni privato, che ne rivelanole arti, le istituzioni, le credenze, le feste, gli amori,i gusti, gli usi domestici e la vita prospera con qualcheimagine dei cadaveri del popolo miseramente colpito.Plinio il naturalista, che comandava la flotta stanziataa Miseno, accorso per osare aiuto ai pericolanti di Stabiae per istudiare da vicino il fenomeno, rimase vittima diquella sciagura, e tre giorni dopo fu trovato cadaveresul lido, vieni è narrato dal giovane Plinio, suo nipote,il quale, testimone oculare, disse i casi pietosi del sa-piente vecchio, e con essi i particolari
RM2AG3HYB–. Storia dell'Italia antica. ]M n* ||il|i|m||[trl| ifil |ii|iii|M I Ifi pilli II l|I| ^^wn TT HO |I| nii|| 1 II pTf^l. mM^^m. Trijufo cui Giuilfi figurato tendere bassirilievi dUarco di Tito (Bartoli e Rossini)Vannucci - Storia dellItalia antica - IV. 62 494 VESPASIANO TUTTO INTESO A RIORDINARE LO STATO. [Lib. VII. ad altro che a riordinare lo Stato, e a soccorrere ai tra-vagli del mondo, e lavorando i giorni e le notti a questagrande opera *. Con molti sforzi riparò subito ai mali piùgravi; rimesse in freno 1 licenziosi soldati, licenziò moltidei vinti, e con severa disciplina tolse laudace balda
RM2AG4ME4–. Storia dell'Italia antica. innicantati alla gloria dei Cesari, dai quali ebbe in ricom-penso onu amaro esilio in terra barbara. Era nato, vieni dice egli stesso, ai 20 marzo del 711di antica e agiata famiglia equestre, tra gli antichi pe-ligni nella fredda Sulmona , presso alla quale per tradi- () Tibullo, I.*10, H, 1. Il coni. Virgilio, Ed. V, le, ili, 77, Georg J,345, e Festo alle voci Opima spolia e Ambarvalis. Per maggiori particol-colarità sulla vita e sui versi di lui, vedi Spohn, De A. Tibùlli vita etr.arminibus, Lipsiae 1819; Naudet, Vie de Tibnlle, ììeWa. Biographie Uni-versclle ; Oestling
RM2AG31AX–. Storia dell'Italia antica. :/:^^<i^^jk. Assalto a Sarniizcgetusa (BartoHj. tav. Sti, e Froel^ner:, 14r>-HCI). vinto ogni ostacolo giungono alle ultime dimostrare davantialla forte capitale nemica. Legionarii, fanti leggeri. Germani, frombolieri e arcierile stanno dattorno e corrono intrepidamente allassaltosotto una tempesta di pietre e di strali pioventi dallalto.Gli assalitori rispondono con ogni sorta di strali, e co-perti dei loro parque scudi avvicinano le scale alle mura, lno cappuccio, IV.] LE (GUERRE DACìCHE NELLA COLONNA TR.UANA. 597 di essi salito in alto ha tagliata la testa al nemico ve-nuto
RM2AG1W44–. Storia dell'Italia antica. i figliuoli dei poveri *. Dotò di 50 mila sesterzila figlia di Quintiliano, per gratitu-cenare al suo antico maestro; ad unamico ne donò 300 mila, perchè po-tesse esser cavaliere ; ad altri con-donò debiti e fece regalis ricchissimi,e sovvenne di denaro gli amici pro-scritti. Osservò i testamenti, anchequando non regolari, e fatti un suodanno, avendo per massima di ri-spettare più della legge la volontàdei defunti. Nel difender le causerifiutò non qualunque puro mercede,ma ogni dono o ricordo -. Amò i suoi schiavi, e concedevaloro di lontano testamento. Non sapie stimavané
RM2AG548H–. Storia dell'Italia antica. [?Unt (Ju Gar.l [Le /?.(s-, Fr.uicc^ vul. II, [il. IdOj. vi rimane col suo nome una parte del grande edilizio diresidenza dei romani procoìisoli, nel quale è creduto cli.eegli abitasse ^ Colà puro, anche nel nuovo ordinamento, tra le molti^genti assoggettate a tributo {siipendiariae) si vedononuove colonie militari sulle terre confiscare ai più prodidifensori del suolo nativo, e luoghi destinati a convegnoper la giustizia dei magistrati e pei pubblici alfari {costitui- Labordo Dc, Voyar/e Pilloresqtie de l ho, tav. Gap. L] SPAGNE. 59 ventus), e popoli fatti liheri e fede
RM2AG55T2–. Storia dell'Italia antica. tonelle varie regioni d Italia. I luoghi da esse occupati, sono : Acerra, Atella,Capua, Volturno, Literno, Cuma, Pozzuoli, Teano dei Sidicini, Nuceria,Benevento, Sora, Minturao, Laurento, Gravisca, Perugia, Fermo, Ateste(Este)^ Brescia, Verona, Dertona(Torfona), Augusta Taurinorum (Torino),Augusta Vagiennorum {sali2Zoì), e Augusta Praetoria {Aosta). VediBorghesi, sulla iscrizione perugina della Porta Marzia (Colonia VibiaAugusta Perusia), in archivio storico, 1850, voi. 15, parte. I, pag. 89-108,e Oeuares complòtesj, voi. V, pag. 257-283. 1 Virgilio, Edog., I, 71.
RM2AG4BPE–. Storia dell'Italia antica. utture eatrocità del senato adulante al tiranno. - Sciano, primo ministro, usala sua potenza a distruggere tutti i successori allImpero. - Grandezzae rovina di lui. - Sterminati anche i suoi fautori - Tiberio carneficecrudelissimo. - Terrore universale. - Sciolto ogni vincolo di umanoconsorzia. - La morte del feroce e sozzo tiranno. - Gli succede Caligola.- Allegrezza del mondo. - Buon principio e fine pessimo. - Gli uo-mini straziati e rubati da onu pazzo feroce e osceno. - Profusioni erapine. - Imprese ridicole. - Caligola si fa Dio. - Ucciso dal pu-gnale di Cherea.
RM2AG4M8P–. Storia dell'Italia antica. odare enfaticamente i suoi persecutori im-placabili. Disse che meritava anche di perdere la vita,se non avesse avuto una tariffa colla benignità di nazioni unite principepiù clemente di Giove. E quando, dopo infinite e vili evane preghiere, sentì la morte di Augusto, comporre inlode di lui onu poema nella lingua dei Geti, gli inalzòaltari nella sua casa, gli faceva sacrifizi ogni giorno, elo venerava insieme colle imagini di Tiberio e di Livia,per indurre i vivi a fargli la grazia non avuta dal morto.•È una pietà riandare tutto ciò che egli disse di tutti isuoi carnefici, e vedere q
RM2AG21MA–. Storia dell'Italia antica. ^. Arriano, 1 Tacito, Ann., XIV, 59, XV, 71, trattamento HTST., ITI, 81, IV, 10 o !0; Plinio Epht,.., Ili, 11;Dione Cassio, LXII, 27, LXVI, 13; Luciano, Nerone o del taglio dellistmo; Stobeo,Serm., 1, 6,17,46, 48, 56, 67, 71, 73, 75, 79, 84, 85; Filostrato, Vita di Apollonio Tianeo,IV, 35, 46 V, 19; Gelilo, IX, 2, XVI, 1, XVIII, 2; Rit.er, loc. cit.. pag. 165; Niewland,De Musonio Rufo., Amstelodami 1783; Venhnizen-Peerlkamp, C. Musonìi reliquiae etapophfhegmatiij Harlem 1822; O. Bernhardt, Zu G. Musonius Rufus, Serau 1S63. 2 Sui.la alla voce Eiiiy.Tqxor ; Gelilo, II, 18, XV,
RM2AG2G14–. Storia dell'Italia antica. ho del principe,in cui ogni cosa, onde fosse richiesto, dava avvisi mi-tissimi -. Quando Adriano gli aprì il suo pensiero di inalzarlocoir adozione al grado supremo, egli chiese apensare ritmo, se gli convenisse pigliarsi il grave peso, cosìricercato da altri. Poscia accettò, e secondo le prescri-zioni di Adriano, adottò Marco Aurelio, figlio del fratellodi sua moglie Faustina, e Lucio Vero, figlio di quellElioVero che vedemmo morire poco dopo la sua adozione ^. Mi Vedi Ci. Amati, in Giorn. rcad.. 1623, voi. XVIII, pag. Cy-lOO; Nibby, Dinlorni dilìomc, II, pag. 269
RM2AG48NW–. Storia dell'Italia antica. ] Tacito, Ann., II, 88. Leroe della libertà germanica entrn, vieni funotato, nel campo della storia annuncio ONU tratto, vi splende di fulgidissima luce,poi scomparisce annuncio ONU tratto nella notte dei secoli: misterioso nel prin-<ipio e nel fine; inalzato una somma gloria dalle sue imprese, forse spentodigli emuli, che non ne potevano sopportar la giandezza. In ogni modo(bbe la ventura di morire libei-o e senza vergogna, quando a lui la schia-Titù della moglie e del fijrlio i-endevano meno cara la vita. A niun altro spazio. II. 273. r:i..io.io" {<jri,-teJi/(i,.i,,-). 274 SOLL
RM2AG31MM–. Storia dell'Italia antica. Sacrifizio per linaugurazione del ponte del Danubio {br,-io] , tav. 71. e FroehncVj 12i)" R,9G LE GUERRE DACICHK NELLA COLONNA TRAIANA. [Lib. VIL è al solito inghirlandata e coperta di frutti. Il vittimarloaspetta il segnale per immolare il toro a ciò preparato.Più oltre, dopo lincontro di una deputazione di Sarmati0 Geti, e il passaggio di un ponte ornato di trofei, tra-iano in veste sacerdotale nel recinto del campo al suonodi tibie e di trombe offre libazioni agli Dei e verrà sacrificaun, una pecora e un toro {suovetanriUa): e com-piuto il rito dice ai soldati c
RM2AG5548–. Storia dell'Italia antica. ella prima delle dovute epigrafi clie diamo inciderla mi lesto, pag. 47,conservando i caratteri trovati sulla parete, Paventino prega che MarcoCerrinio Vazia sia fatto edile, e usa la formula che ritrovasi in molte altreepigrafi: 0. V. F., cioè orai vos faciaiis. Nellaltra lo stesilo Cerrinio è f di!e,e a lui si rivolge lo scriba Isso, e lo prega di favorirlo 0. F. {orai fuveat),e si dice degno di questo favore. Vedi Museo Borh., voi. VI in ammenda, e Ilyer,Pnriì/itni, coppia. RO. Cxr. ELEZIONI I.l MUxXICIPALI A POMPEI. 47 i pescatori, gli sguatteri, i fornai, i barbieri, i t
RM2AG446D–. Storia dell'Italia antica. liuto.aveva con sé Macrone e Caio Cesare, soprannominatoCaligola, i quali più che dogni altra cosa si davano pen-siero del successore allImpero. Ci aveva pensato ancheTiberio, alla cui scelta in famiglia si offrivano Tiberio(ìemello, la nato di Druso suo figlio, il nipote Claudio, eCaligola, indegno figlio del prode e virtuoso Germanico.Gemello era ancora fanciullo, e non amato da lui percausa di sua madre Livilla adultera di Seiano e avvele-natrice del marito: Claudio aveva scema la mente: e un 1 Tacito, Ann.^ VI, Kì e 17; Svetonio, 18; Dione Cassio, LVIII, 21.- Tacito
RM2AG25R1–. Storia dell'Italia antica. ittà poco italiche parla in questi tempi la storia:e appena si accenna a qualche rissa intestina, e una qual-che zulla tra i rapi dei municipii e le plebi, o tra gliabitatnii dei luoghi vicini; venite a Pollenzia ])resso alTanaro sotto Tdjeiio ^, e a Pozzuoli e a Pompei sottoNerone. A Pozzuoli la plebe, levatasi un tumulto per la-varizia dei magistrati e dei grandi, infuria con sassi, mi- C) tra molti e."empi citerò i Vichi di Rimini i quali, vieni attestanole epiijrafi, avevano i rionii di Aventino, Celio, Dianense, Esquilino,Gè mulo, Vefabro. Viminale. Veti Nhi-Jì, sui
RM2AG3B2N–. Storia dell'Italia antica. ori. Lira Ir nato a Narni, nellUmbria, di famiglia / già venuta dallIsola di Creta, e così dava il primo esempio, poi rinnovato frequentemente,di uno straniero salito al trono dei Cesari. Aveva indolemite e timida, si dilettava di versi leggieri, Ser uomogiusto e benefico, e lodato anche di gravi costumi, quan tunque-altri lo rimproverasse di intemperanza nel vino,e di costumi facili troppo. Con lui e con Traiano comincia onu era nuova, cele-brata con entusiasmo dagli scrittori più gravi pel ritornodella a sicurezza, della giustizia e della libertà del pen-siero e de
RM2AG2C36–. Storia dell'Italia antica. crizioni *. Era a Roma il primo esempio di dovuto im-peratori governanti con pari autorità. Ma questa divisione,che pu ò aver lode di generosa virtù, fu politicamente emoralmente errore delle Nazioni unite, perchè Lucio Vero era uomo brutto 1 Frontone, Epist. ad M. Antonin.^ I, 5, ed. Cassaa, vo!. II, 60. - Capitolino, M. Aurei. l-i; Nòel.des Vergers, Essai, p. 19-22. ?≫ Capitolino, Vero, 3. 4 Capitolino, M. Awal., 7. Vedi Borghesi, Medaglioni di M. Aurelio e L. Vero, ecc.,in AnnX.. IsHt. archeolog.. 1833, pag. 55, e in opere, a voi. Il, p. 4G1; lay.us, liecueil? Ranllquieès, VI, lyo
RM2AG2166–. Storia dell'Italia antica. Una è la Dea celebratadai più nella loro parque orgie ed ebbrezze di sensi, altri rendonoculto alla Venere discesa dal cielo, e al suo bello e nobilefiglio ispiratore di mesti e profondi pensieri: e di ciò òdocumento lAmore malinconico squisitamente figuratodall arte ?. Anche fra le oscenità di Petronio libertoama onu per causa della virtù, non per diletto carnale (") :e per questo sentimento Marzia vuol morire moglie di () Non corporaliter aiU propter res venerarias s/JD ,,iagii; quod bene movala fuit. Petronio, Satyric, 6L Conf. Plutarco. Raijionam. du-più^ 13. e precetti co
RM2AG4C03–. Storia dell'Italia antica. Ò il segreto di tutta la {^) Pei vari giudizi degli uomini sul principe morto, e per le partico-larità degli onori funebri, dellapoteosi, e dei sacerdoti destinati al suoculto, vedi Tacito, Anwa^., I, 9-10 e 54, II, 83, hist., II, 95; Dione, LVI,30-47, LVIII, 12, LIX, 7; Svetonio, Agosto, 100-101, e Claucl, 6; VelleioPatercolo, II, 75; Petronio, SAI., 30; Grutero, InscriiH., 431, 1; Noris,Cenotaphia Pisana, I, 6. Vannucci - Storia dellItalia antica - IV. 30 23S APOTEOSI. [LiB. VII. vita, e la regola con cui governò le sue operazioni. Se-natori, consoli, cavalieri, e
RM2AG4T4X–. Storia dell'Italia antica. artenne mai al nostro poeta. I ruderi del monu-mento che l:una tradizione attribuisce a Virgilio " consistono in onu basa-mento quadiato con un masso rotondo al disopra. Linterno dopera re ticolata-, è onu probabilmente cohimbario pei liberti. Conteneva undicinicchie per le urne ; ed cifre la larghezza di palmi 19 V2 quadrati, elaltezza di palmi 17 l/à- " {Napoli, e i luoghi celebri delle sue vici-na-nz-e, Napoli 18-15, Voi. II, pag. 424). () Vedi Rartenstein, Ctir Yirgilius moriens Aenelda comburi lussitiCoburgi 1774. 1 Donato, Vlry. vita, f.7. 132 indolo malinconica,
RM2AG221M–. Storia dell'Italia antica. oque se et honoribus parant in quibus ipsaquae sperantur, timenda sunt. Controv., II, pref. (*) Sul consolato di Seneca, postero nellanno 811 , vedi Borghesi, inOpere, voi. IV, pag. 393-397. 1 Seneca, JVat. Quaesti II, 50, Epist.^ 63, 67, 72, 108, ho, e Suassor.. 2. 2 Seneca, Spisi.^ 11, 40, 52, 58, 100, De Brevit. vit. , 10 e 14, Controv.^ II, pref.;Iloefig, De Papirii Fabiani vita scriptisque^ Vratislaviae 1852. 3 Seneca, Consol. annuncio Helv., 19, Epist... 49, 98, 108; Svetonio, Ner., 7. 836 Seneca. [LiB. VII. corte. Sotto Caligola corse pericolo di essere ucciso dal
RM2AG22BW–. Storia dell'Italia antica. mi ricorda sempre la semplicità dei Marsi eSanniti, e di altre genti, tra le quali la celebrasi onestàdelle donne ^ Ma tutt altro che severo costume sin-contra nella molle Campania. Se a Pozzuoli si decretanoonori di pubblici funerali, di profumi e di statua un unamatrona per la sua castità maravigliosa (), questi onori () Gaviac JSI. fil. Marcianac honcstae fi incomparabili sanctae nia- Marco Aurelio, Ricordi, IV, 2S, 32 V, 10; Plinio, Epist , V, 8; Giovenale, T, UT.- Seneca, De costante.j Sap., 6. 3 Lucano, VII, 405. Conf. Giovenale, III, 61. 4 Seneca, Consol. ad H
RM2AG3D9N–. Storia dell'Italia antica. se finisse la vita naturalmente o peropera di Domiziano, cui erano crudo tormento quellavirtù e quella gran fama, e quellammirazione del po- (") Oggi Grampians nella Scozia settentrionale. 1 Forse la maaroriore delle isole Shetland detta ora terraferma. 528 IMPRESA DI DOMIZIANO SUI CATTI. [LiB. VII. polo, che a ogni notizia di patite sconfitte e di esercitidisfatti chiamava il vincitore dei britanni per ripararealle altrui codardie K Limperatore che la geloso e pauroso dellaltrui gloria sen-tiva che senza capitanare gli eserciti e la tariffa di un sé devotii soldati non potrebbe
RM2AG4B4E–. Storia dell'Italia antica. condità della terra e alle disgrazie del mare.provvide che le provincia non fossero travagliate connuove gravezze, e che le antiche non si rendessero in-comportabili per avarizia e crudeltà. Non dipersone battiture, non confìscazioni di beni-: alleviare con donidi pecunia e remissione di tributi le sciagure di più cittàdellAsia rovinate per terremoti: beneficenze conlode riferite dagli scrittori, e ricordate anche oggi dalle Nazioni Unite rovinedi bel monumento eretto al benefiittore a Pozzuoli (). (") Tacito, Ann., II, 47, e IV, Kj; Strahone, XII, 7, <. XIII, 4; Plinio,li
RM2AG38T0–. Storia dell'Italia antica. ta, quandosieno sceverate dagli artifizi rettorici. Lo loda anche per le sanguinose battaglie dei gladiatori,perchè carta opaca a nutrire il valore e il dispregio della morte.Altrove contradice anche a sé stesso, perchè lo appellasempre sifjnorc *, dopo aver detto che il principe nonvoleva quel titolo. Il panegirista celebra luniversale en-tusiasmo; e mostra Traiano perfetto di ogni publica e|)rivata virtù. Egli il modello dei capitani e dei principiriformatori, degnevole con tutti, piangente di gioia esuffuso di rossore alle grida festose del popolo: venerabile Plinio,
RM2AG3GC2–. Storia dell'Italia antica. Tito imperatore (Visconti^ Mus. Pio Clem.^ VI, tav. XLIII, n. 1). mano che gli sarebbe stato agevole, vieni egli diceva,di riuscire onu valente falsario. Collarte accrebbe la natu-rale grazia dei modi, con cui si concihava mirabilmentegli alTetti. Pura, finché visse suo padre, ebbe fama diuomo libidinoso, crudele, cupido, perfido. Nel tempo della 508 NON BUONO prima di salire sul trono. [Lib. VIL guerra giudaica, quantunque ammogliato, amoreggiò laregina Berenice, sorella di Agrippa II, la quale, venutaa Roma dopo la distruzione di Gerusalemme, fu accoltain palazzo
RM2AG319J–. Storia dell'Italia antica. o di alloggiamento delle Nazioni Unite romano.rivelarsi inutili. Decebalo, tentato invano di placare connuova ambasciata il nemico, si uccide. Alcuni dei capine seguon lesempio, mentre altri si acomprare apparecchiano la vita con ricchi doni. Da ogni parte pienavittoria con grandissima predadi ricchezze, duomini edarmi. Sono scoperti e presi i vasellami doro e dargento Va>ìnjcci - Storia dellItalia antica - IV. 75 598 LE GUERRE IiACICHE NELLA COLONNA TRALWA. [Lib. VIL e gli altri regii tesori nascosti nel fiume. I soldati gridanoimperatore Traiano, che li ringrazia di Loro Parque prodezze.
RM2AG2FN4–. Storia dell'Italia antica. governantinon mirassero ad altro che alla felicità universale, e lacercassero con instancabili cure, stimandola la vera ric-chezza del principe. In occasione dell inalzamento tutti impero dei doni giàoffertigli per festeggiare la sua adozione rese lintero al-lItalia e la metà alle province . Fece larghi donativi madel suo patrimonio, al popolo e alle milizie, e più volte.in appresso ripetè congiarii siffatti attestati dal suo bio-grafo e da molte medaglie in cui presso allimperatoresi vede la liberalità con tessera e cornucopia, dondeversa monete che il pubblico acc
RM2AG3674–. Storia dell'Italia antica. niti, e recò in potersuo Sarmizegetusa, capitale del regno, della quale riman-gono ancora le rovine in Transilvania al villaggio diVarhcly uovere stette naturalmente afforzata dal vivo scogliodella montagna e da a causa o tre strati di pietre poligoneintramezzati da tronchi di alberi, ^vlolti dei difensori ivicaddero spenti o fatti prigioni ^ ^Decebalo che prima di esser vinto aveva, vieni a di- > Dione, LXVIir, S; Plinio, Epht.. U, 1; lrcchncr, Colonne Trajane, pag. 21. Gap. IV. Paletta TRATTATIVE DI PACE. 573 spregio, spediti per suoi messaggi uomini del volgo aTraiano
RM2AG249A–. Storia dell'Italia antica. statua nel Fóro: e ad Eicolano rimangono,tra le altre, le statue equestri de Balbi, operedarte nobilissime, e con esse i simulacri di tutta la famiglia postinel teatro per testimonianza di pubblico onore *. Altritramandarono alla posterità i nomi dei pantomimi, deicommedianti e dei danzatori onorati dalle più splendidecittà dItaha ^, e i nomi dei cavalli famosi per loro parque velo- 1 Orelli, inscr., 686, 6S9, 690, 709, 732, e Ilenzen, 5406, 2 Orelli, 769, 879 ; Henzen, 5486. 3 Muratori, Thesaur. Inscrijìt.^ p. 611, 4, 617, 6, 618, 1 e 3, 620, 1 e 2, 652, 2; Orellie Henze
RM2AG4WC6–. Storia dell'Italia antica. , I, 9, 23, 10, 43-4, Epist., II, 1, 247, e AdPisones, 55; Acrone, in.Horat., Epist., ì, 16, 27; Virgilio,Ed., IV, 35; Tacito, Bial. de Orati., 12; Marziale Vili, 14, 7, Vili, 56,21, xll, 4, 1; Quintiliano, X, 1, 98, che dice il di Tieste Vario-parago nabile con qualunque tragedia dei Greci ; e Macrobio, Saturno., VI, 1 e 2,ove sono fondo dei citati 12 esametri del poema sulla morte di Cesare. Tendere carmea Pisone (vers. 226) è data lode un mecenate di aver fatto di vario ungran tragico. Vedi Weichcrt, essere L. Varii et Cassii Parmensis vita etcarminibìts, Grimae183G. Gap. li VIR
RM2AG2P1D–. Storia dell'Italia antica. Forma generale dei castelli mostrata dai ruderi di Castlo Nick (Brucej pag. 72). e quindi evidentemente del medesimo tempo; di formaquadrangolare, arrotondata sugli angoli, differenti di qual-che poco nella grandezza, ma per lo più di sei piediquadrati; eretti nellintento di proteggere contro le su- Bruce, pag. 103-105; Hubncr, Lisa: Brit. latino., p. 109-110. Gap. IV.] vallo di Adriano. 647 bitanee sorprese i soldati posti a guardia del contiguomiglio del muro. In quelli scavati si trovò n.a. grandeporta al settentrione del pari che al mezzogiorno: il chenon dimostr
RM2AG3R0H–. Storia dell'Italia antica. Galba {31>.s. Capitoì., Righetti^ I. nella retta via i ministri, dopo essersi mostrato buonoamministratore di provincia apparve incapace allimpero.E invano altri saviezza chiamava il suo ear lento. Fa- 434 malcontento dei soldati. RIVOLTA IN GERMANIA. [Lib, VII. ceva pompa di severità allantica; ma alle parole corrispondenti nonaveva i costumi. In nulla era uguale asé stesso: ora mostravasi fiero, ora rilassato: punì alcunipartigiani di Nerone, e per la protezione di Vinio * ri-sparmiò Tigellino, più infame di tutti, e rampognò ilpopolo che ne chiedeva il suppl
RM2AG50P7–. Storia dell'Italia antica. o, AEN., VI, 795. Unampia illu-strazione del passo di Plinio, relativo allimpresa di Balbo e ai popoli dicui trionfò, è nella Revue archéologique, 1862, voi. II, pag. 303-31,3.Vedi anche Aivien De Saint-Martin, Le Nord de lAfrique dans lem-tiquité grecque et romaine, Paris 1863, pag. Ili, e seguenti. 1 Dione Cassio, LI, 21 lui, 25 e 29, LIV, 5 e 11; Strabene, III, -1 ; Svetonio, 29;Floro, IV, 12, 46-lS; Orosio, VI, 21. 2 Strabene, XVII, 1; Dione Cassio, LIV, 5; Plinia, VI, 35. 3 Dione Cassio, lui, 29; Plinio, VI, 32, 17; Strabene, XVl, 4; Virgilio, AEN., VII,605;
RM2AG2MBW–. Storia dell'Italia antica. Altari alla fortuna di ridurre, a Giove e arOenio del Pretorio, e alla Fortunadel Popolo Romano (Bruce). custodi dei rusceUi e dei fonti; ad Astarte, alla GrandeDea Siria adorata una Magna, Colomba stanziano gli Hamii,ed altrove; al santo Cocidio e un Beltucadro, Numi guer-rieri trovati solo nella parte occidentale del vallo, allaDea Setlocenia, un Vanaunti, annuncio Anocitico, annuncio Antenoci-tico, un Matuno e ad altri Dei ignoti alfOlimpo Romano. Gap. IV. OPERE DARTE DEI SOLDATI DEL VALLO. 653 Da questi altari, ora rozzi, ora belli di variati orna-menti, e dalle altre opere appariscon
RM2AG3J93–. Storia dell'Italia antica. ilievi di cuidiamo il disegno, ci mostra istoriata n.a. parte dellapompa: dapprima il trasporto del candelabro, e dellamensa doro con un vaso per le libazioni, e le trombeannunziatrici del giubileo ; quindi limagine del fiumeGiordano portato prigioniero sopra una barella, e le vit-tempo destinate al sacrifizio sul Campidoglio; e da vincitore ultimoil coronato dalla vittoria su carro tratto daquattro cavalli guidati da Roma *. Dopo tanto infuriare di tirannide e x3i guerra tornavafinalmente la sicurezza e la pace: e le genti benedisserocome salvatore luomo che nel nu
RM2AG514K–. Storia dell'Italia antica. lasciato trionfare sulle prime, ancheper piccole vittorie contro ladroni o città sediziose , maquando si sentì più sicuramente padrone non concessequellonore, se non qualche volta ai parenti e agli amicifedeh. Agli altri dava solamente le insegne trionfali, con-sistenti nella corona aurea a foggia di lauro, nella togaricamata doro, nel bastone davorio sormontato dalla-quila, e da ultimo anche in una statua eretta nel Fóro^:onori dati piùn'tardi un chi non avesse militato e ancheai fanciulli e ai delatori, e fatti sempre più vili col cre- 1 Dione, LV, 31. 2 Dione Cass
RM2AG45G9–. Storia dell'Italia antica. i Dei nel giorno incui ella finì. Ma il tiranno che nella sua rabbia feroceordinò anche dì nasconderne sotto terra le ossa affinchéninno potesse mai onorarle degli ultimi uffìcii, non impedire riuscìad che poscia fossero raccolte in unurna, eposte nel grande mausoleo dAugusto, e solennementeonorate (). C) Tacilo./Inn., VJ, 25: Svotonio, Tib., 7)S: Dione Cassio, LVIII, 2.Lurna u.jcita colla sua marmorea dalle rovine del mausoleo imperiale,0 portata in Campidoglio fu il tempo delle nazioni unite adoprata a servire di modello misura fru- mi Tacito, Ann.. V, ;^-5.• T.ic-ito, Aun.j IV, )7. i cap. Ho
RM2AG37TW–. Storia dell'Italia antica. f ( x^lV (S?^^?^-^w Daci pileati e cliiomati {Froehnc;-^ Colonne Trajane, pi. 19 e 51). coperti di pileo, il volgo con lunghe chiome e barbe ar-ruffate, dediti soprattutto alla guerra, e usi, prima diandare a unimpresa, di attingere acqua al Danubio, ebeveria venire vin sacro giurando di non tornare alle C^) Baci quoque soboles Getarum di Suni. Giustino, XXXII, 3. Conf.Dione, LXYII. 6. (*) Yox fera, trux cullus, verissiina Marlis imago; Non corda, non itila barha reseda ììianii. (Ovidio, Tristán.j V, 7, 17-18). Amniiano Marcellino, XXIV, 3, 0.Vannucci - Storia dellItali
RM2AG2DPE–. Storia dell'Italia antica. suoi figli adottivi, gli dedicarono n.a. co-lonna onoraria nella cui base, che sola rimane nel giar-dino annesso al Museo Vaticano, coliepigrafe dedicato-ria (), vedonsi in bassorihevo soldati a cavallo e un piedicorrenti intorno al rogo per festeggiare la deificazionedel principe e da altra parte onu Genio alato che portalui e Faustina allOlimpo (). C^) Divo Antonino Pio Agosto Antonimis Aiiguslus et Ycriis Aiigustnsfila. OrelH, n. 848. (*) Vedi Aignoli, De colwnna imperaioris Antonini Pii, Romae 1705:Slilobates colwnnae Antoninac e ruderibus Camiti Mariii effossus int
RM2AG3A0G–. Storia dell'Italia antica. Traiano (Monjez, co", liohi.. XXXVI. n. :≫) incerte e confondere in piìi particol, e danno sempre la tariffa moltoda alla critica storica (0. E quindi non ò dato di () Vocìi Francke, Geschic/tte Trojan, uncl circuizione Zeitcjenossen, que-dlinburg 1840; Borghesi, Iscrizioni di Foligno, Annal. Istit. arch.,184C, pag. 328-332; Volker, De imperatoris Trajani vita, Elberfeld 1859;Henzen, iscrizione onoraria di Adriano illustrata, in annui. Istituì.,1862, pag. 145 e segg. ; Noci des Verger?, Memoire sur la chronologie 1 Floro, Proeni. in fine . 554 COLONIE E FORTEZZE SIL DaNLBIo