RM2AKRWXH–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . e. 165 A.
RM2AM0525–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Al signor di Verona,IO Nel trentacinque colli altri nomati. CCXXVIII. Venite signoreggiò Luccha messer Mastino DELLA SCHALA E IL COMUNE DI FiRENZA. e. 93 A.
RM2AM05J9–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Al signor di Verona,IO Nel trentacinque colli altri nomati. CCXXVIII. Venite signoreggiò Luccha messer Mastino DELLA SCHALA E IL COMUNE DI FiRENZA. e. 93 A
RM2AKWHGB–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 288 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e. 132 Un rìni .M. d oro e mandòlo un confini a Rodi ; et così per quellavolta non seguio altro.
RM2AM0D0K–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . OLuchesi pregiati,Rifrancatori della vostra ciptà.Amate libertà,Ricordavi de ma tempi passati. DI GIOVANNI SERCAMBI 191 CCXIX. Venite Lucha fu signoreggiata per Uguccione della FaGIUOLA IN NOME DI PlSA. e. 91 B.
RM2AM0BG0–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Pogo vasto, ma non pensate voiCh altro ne seguitasse che quei 1 pigiore.Li anni del SalvatoreMilletrecento tredici corrieno,quando erano sensa frenoI ciptadini di Luccha tracurati. IO CCXXI. Venite a messer Chastruccio IntermixelliDI Luccha signoreggiò Luccha..
RM2AM0BYC–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Pogo vasto, ma non pensate voiCh altro ne seguitasse che quei 1 pigiore.Li anni del SalvatoreMilletrecento tredici corrieno,quando erano sensa frenoI ciptadini di Luccha tracurati. IO CCXXI. Venite a messer Chastruccio IntermixelliDI Luccha signoreggiò Luccha.
RM2AKX4Y4–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . -Il CCCXXVIlI. Venite a messer Iohanni Acuto cavalchà CONTRA LE GENTI DEL CONTE. 0;; uando il comune di Firenza sente il danno che tali brigatefaceano, dubitando di pegio, raunònno tucte loro parque brigate, e. 125 a 268 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE
RM2AKTFFE–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 332 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE Lucha con certi: pacti et così quelle di genti di Luccha funnofornite. E cavalcarono le brigate di Luccha un Alagli, e quineC.150B dienno il guasto al grano e tutte le altre cose. ecce. Venite Luccha ebbe Monte Castagnaro.
RM2AM018W–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ch elli stesso si fé signor novello di Pisa e Luccha, promectendo pacie, mostrandosi di ciaschidun fratello; ma tucti contra el fu lupo rapacie. E poi fu tanto aldacie Che Luccha non poteo più sostenere. Poi si vidde chadere nel fango più che li altri nominati. CCXXXI. Venite signoregiò Luccha lo mperadore Paul..
RM2AM01KA–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ch elli stesso si fé signor novello di Pisa e Luccha, promectendo pacie, mostrandosi di ciaschidun fratello; ma tucti contra el fu lupo rapacie. E poi fu tanto aldacie Che Luccha non poteo più sostenere. Poi si vidde chadere nel fango più che li altri nominati. CCXXXI. Venite signoregiò Luccha lo mperadore Paul.
RM2AKYAHD–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 2l8 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE alquanti de dicti cardinali altro papa, il quale nomònno papa Chi-mento; et qui incomincia a esser antipapa e scizma heretica t.r.a. iola christianità;, la quale, se Idio non ci puone médano, non si ve-de che finire debbia per altro modo. piigìano CCLVII. Venite a molte terre si dienno un Luccha. /Mmiicc^MC^l^.
RM2AM08KY–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Co suo soldati e altri d oltremonte, Corse la terra con villane dimostrare. Co suoi amici un rubar furon pronte, che pur udendol dir pietà mi muove. O ben sapete dove è migliore esser t.r.a. in casa vostra o in eli altrui, e mostra che di ciò siete bene amaestrati. IO CCXXIV. Venite a messer Gerardino Spinori da Genova . SIGNOREGGIÒ LuCCHA..
RM2AKYW8J–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . A molti ciptadini ben chara è gosta,ma ora s è levato questa pianta.Ongni lucchese di balli, canti e giostra;Nelle comfini in ammenda a Pietrasanta,e ancora si vanta,Il contadin di volerne lontano ballo,di questo imperio CharloCh alla partita ci à diliberati. CCXXXIV. Venite racconta li casamenti disfacti E ARSIÈ E LA MORTE DE CIPTADINI E CONTADINI.
RM2AKYB76–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 2l8 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE alquanti de dicti cardinali altro papa, il quale nomònno papa Chi-mento; et qui incomincia a esser antipapa e scizma heretica t.r.a. iola christianità;, la quale, se Idio non ci puone médano, non si ve-de che finire debbia per altro modo. piigìano CCLVII. Venite a molte terre si dienno un Luccha. /Mmiicc^MC^l^
RM2AKYWK6–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . A molti ciptadini ben chara è gosta,ma ora s è levato questa pianta.Ongni lucchese di balli, canti e giostra;Nelle comfini in ammenda a Pietrasanta,e ancora si vanta,Il contadin di volerne lontano ballo,di questo imperio CharloCh alla partita ci à diliberati. CCXXXIV. Venite racconta li casamenti disfacti E ARSIÈ E LA MORTE DE CIPTADINI E CONTADINI.
RM2AM098T–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Co suo soldati e altri d oltremonte, Corse la terra con villane dimostrare. Co suoi amici un rubar furon pronte, che pur udendol dir pietà mi muove. O ben sapete dove è migliore esser t.r.a. in casa vostra o in eli altrui, e mostra che di ciò siete bene amaestrati. IO CCXXIV. Venite a messer Gerardino Spinori da Genova . SIGNOREGGIÒ LuCCHA.
RM2AM07MY–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi di messer GhirardinoSpinori genovese, che 1 dicto anno,Comperò Luccha et ebela in dimino.Da que che facto saccomanno avean. DI GIOVANNI SERCAMBI 195 IO Trenta milia fiorini misse il dughino; ma poco tempo vi bastò tiranno. Alla ciptà fé danno, e anello a sé, però che perde il prezzo. Per Dio mutare vezzo, poi che li antichi fur sì casticati. CCXXV. Vieni lo re Iohanni di Buemia signoreggiò Luccha..
RM2AM0B80–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . icòrdavi che guido possa di pò 1 conteSignoreggiò Castruccio Interminelli. Con suoi seguaci & altri oltremontc d. Fu valoroso contra i suoi ribelli. DI GIOVANNI SERCAMBI 195 IO Schacciando guelfi per piano e per il monte, e ghibellin teneva per fratelli. Chastruccio si fu quelli che nel mille trecento ventidue L Agosta uomo alle sue Fecie murar per tema di tractati. CCXXII. Chome li figluoli di messer Chastruccio SIGNOREGGIÒNNO LuCCHA.
RM2AM0AEM–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . icòrdavi che guido possa di pò 1 conteSignoreggiò Castruccio Interminelli. Con suoi seguaci & altri oltremontc d. Fu valoroso contra i suoi ribelli. DI GIOVANNI SERCAMBI 195 IO Schacciando guelfi per piano e per il monte, e ghibellin teneva per fratelli. Chastruccio si fu quelli che nel mille trecento ventidue L Agosta uomo alle sue Fecie murar per tema di tractati. CCXXII. Chome li figluoli di messer Chastruccio SIGNOREGGIÒNNO LuCCHA..
RM2AM082C–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi di messer GhirardinoSpinori genovese, che 1 dicto anno,Comperò Luccha et ebela in dimino.Da que che facto saccomanno avean. DI GIOVANNI SERCAMBI 195 IO Trenta milia fiorini misse il dughino; ma poco tempo vi bastò tiranno. Alla ciptà fé danno, e anello a sé, però che perde il prezzo. Per Dio mutare vezzo, poi che li antichi fur sì casticati. CCXXV. Vieni lo re Iohanni di Buemia signoreggiò Luccha.
RM2AKYFF8–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . si ribellò Gobbio, Bagnara, Orvieto, Ra-dichuofini, Aquapendente, Todi, Nocera, Urbino, Cornieto, Ame-lia, Toscanella, Casteldurante, Gualdo, Fabriano, Ghagli, MassaTrebana, Mercatello, Sassoferrato, Narni, Terni, Castello della torta a ve, Civitachastellana, Chiusi, Sambenedecto, Cornuolo, Santangelo 20 in Vado Chalamello, Rontana, Ghaliada, Furli, Sancasciano, cha-strocaro. Fermo, Cingoli; venti ciptadi con tucte loro parque chastella,con altre chastella, chom è dicto, si ribellònno da santa Chiezar anno di .mccclxxvi. in picciolo tempo. E di ciaschuna ter
RM2AM2NWN–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . serunt eisdem, sitqueligati se fecerunt ad ordines promoveri, dummodo alia rito sta-tutis un iure temporibus & un chatolicis antistibus gratiam et co- 70munionem diete sedis habentibus, ab eosdem ordines sint promotisuper inregularitatibas propterea contractis per ipsos, sie priusiuxta mar discretionis arbitrium, annuncio suorum ordinum executionesuspensis, apostolica autoritate eroga, iniuntis ipsi super pre-missis omnibus et singulis salutari penitentia et aliisque de iure 75fuerint iniungenda, prout animarum ipsorum saluti videris expe-disastrose. Retent
RM2AKYYH4–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi che poi il cardinaleSignoregiando Luccha dipo lui.Se delle penne vi traccia dell aleSapetel me di me ben eh io fui ci.Pongnan pur ched e leale fusse,benché facesse villania ad altrui.r credo che quei costuiAssai via più che li altri collasse ci.Ma chome è che andasse,Im pacie in casa nostra ci à lassati. IO CCXXXIII. Venite Luccha rimase libera. R icòrdavi che disfacto 1 Agosta,Nelli anni mille trecento sectanta, DI GIOVANNI SERCAMBI 201 UI
RM2AM2ND0–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 35 mentis ecclesiasticis, & aliis ornamentis, ad cultum et decoremdivini opportunis nominis, munire et munitam perpetuotenerentur tenerè. Nos igitur, cupientes ut ipsa cappella, postquam con-structa fuerit et dotata congruis honoribus frequentetur, & erga 84 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE eam fìdelium devotionem eo amplius augeatur, quo ibidem ube-rius dono celestis gratie conspexerint .... Omnibus vere pe- 40nitentibus et confessis, qui dictam capellam, postquam constructa,e- A4 B dotata & aliis premissis, ad cultum predictum & eius decoremopportunis,
RM2AM03XC–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi che poi il veroneseMesser Mastino vi misse dentro la scala,e poi che munta 1 ebbe colle spese,Al Fiorentin la vendeo socto 1 ala. 198 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE E quel comune, che di buon cor la prese, Tradicto fu da quello da Pietramala. Non valse n.a. cichala Il comperar, eh ella fu pur di Pisa. Onde per ongni guiza i danni suoi fur tucti raddoppiati. CCXXIX. Venite signoreggiò Lucha lo comune di Pisa. IO.
RM2AKYYDG–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi che poi il cardinaleSignoregiando Luccha dipo lui.Se delle penne vi traccia dell aleSapetel me di me ben eh io fui ci.Pongnan pur ched e leale fusse,benché facesse villania ad altrui.r credo che quei costuiAssai via più che li altri collasse ci.Ma chome è che andasse,Im pacie in casa nostra ci à lassati. IO CCXXXIII. Venite Luccha rimase libera. R icòrdavi che disfacto 1 Agosta,Nelli anni mille trecento sectanta, DI GIOVANNI SERCAMBI 201 IO.
RM2AM02W6–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi, che guido possa che PisaniAquistaron di Luccha il signoraggio.Questa terra più bella de christianiFacta diventar avean luogo selvaggio;Tractando i ciptadini si vieni cani.Con villania ongni & ongni oltraggio.e poi fu tanto saggio tal Angnello dell, che di uomo del comuneRitrasse a sé la fune da parte,E LUCIA eran signori soggiogati da pelliccia. CCXXX. Venite signoreggiò Lucha messer Iohannidell Angnello di Pisa. R icòrdavi di Iohanni dell AngnelloDi Pisa, ciptadino tanto sagacie IO DI GIOVANNI SERCAMBI 199
RM2AM00NP–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . R icòrdavi che poi lo mperadoreSignoregiando la ciptà di Luccha, e. 95 B 200 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE trovò eh eir era munta con dolore, per le gravezze comsumata e stuccha. Ma non di meno dolore crescendole, L ossa rimonda e anco le piluccha. Ma che la vendita in succha ebbe però; che se ci fusse stato Sere essuto tarpato. Pur da coloro chui elli avea pelati. CCXXXII. Venite Luccha fu signoreggiata PER MESSER GuiDONE CHARDINALE. IO
RM2AM007C–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . R icòrdavi che poi lo mperadoreSignoregiando la ciptà di Luccha, e. 95 B 200 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE trovò eh eir era munta con dolore, per le gravezze comsumata e stuccha. Ma non di meno dolore crescendole, L ossa rimonda e anco le piluccha. Ma che la vendita in succha ebbe però; che se ci fusse stato Sere essuto tarpato. Pur da coloro chui elli avea pelati. CCXXXII. Venite Luccha fu signoreggiata PER MESSER GuiDONE CHARDINALE. IO.
RM2AM04C6–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi che poi il veroneseMesser Mastino vi misse dentro la scala,e poi che munta 1 ebbe colle spese,Al Fiorentin la vendeo socto 1 ala. 198 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE E quel comune, che di buon cor la prese, Tradicto fu da quello da Pietramala. Non valse n.a. cichala Il comperar, eh ella fu pur di Pisa. Onde per ongni guiza i danni suoi fur tucti raddoppiati. CCXXIX. Venite signoreggiò Lucha lo comune di Pisa. IO
RM2AM02BE–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi, che guido possa che PisaniAquistaron di Luccha il signoraggio.Questa terra più bella de christianiFacta diventar avean luogo selvaggio;Tractando i ciptadini si vieni cani.Con villania ongni & ongni oltraggio.e poi fu tanto saggio tal Angnello dell, che di uomo del comuneRitrasse a sé la fune da parte,E LUCIA eran signori soggiogati da pelliccia. CCXXX. Venite signoreggiò Lucha messer Iohannidell Angnello di Pisa. R icòrdavi di Iohanni dell AngnelloDi Pisa, ciptadino tanto sagacie IO DI GIOVANNI SERCAMBI 199.
RM2AKYTWE–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . R icòrdavi de vostri casamenti Ch avavate dentro e di fuori della terra, e. 94 A 202 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE E de giardini e altri adornamenti,che quei guasti sono andati e per terra,E delii vostri amici e de parenti,che quei morti sono per chagion della guerra.E se 1 mio dir non erra,Comsiderando ben questa riciecta,Veggiamo aver vendectaDi tucti quelli che ci anno maltractati. IO CCXXXV. Qui racconta vieni santa ^ et li altri santi MANTEGNONO LuCHA.
RM2AM077E–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ricordavi che quando li correàno anniDi Christo con mille trecento trenta,Luccha si concedette un re Iohanni,Credendosi di lui esser contenta.Nel trentadu li fé crescier li afanni,col suo figluolo se ben ve ne ramenta.De faite che non sentaPiù tal dolor, poi che ciascum la prieme,e tenetevi ben imsiemeAl comune e sarete honorati. e. 92 B 196 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE CCXXVL Venite li figluoli di messer Chastruccio signoreggiòno Luce HA. E VENIRE LO RE lOHANNI E CaRLO IMPERADORESIGNQREGIÒNNO LuCHA.
RM2AM06YC–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ricordavi che quando li correàno anniDi Christo con mille trecento trenta,Luccha si concedette un re Iohanni,Credendosi di lui esser contenta.Nel trentadu li fé crescier li afanni,col suo figluolo se ben ve ne ramenta.De faite che non sentaPiù tal dolor, poi che ciascum la prieme,e tenetevi ben imsiemeAl comune e sarete honorati. e. 92 B 196 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE CCXXVL Venite li figluoli di messer Chastruccio signoreggiòno Luce HA. E VENIRE LO RE lOHANNI E CaRLO IMPERADORESIGNQREGIÒNNO LuCHA..
RM2AKWT5Y–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . signori e conductieri si provedesse che 25in Luccha fusse tanta brigata di soldati da torta e da cavaljo, chefusse vastevile alla guardia di Luccha et delle fortezze. E infineche tanti soldati non fussero electi, non intendessero esser cassiquelli che al prezente ci sono ; e quando altretanti, overo quelliche un dicti signori e conduttieri parrà condurere, sia licito a 30quelli che cassati fussero, potere fissare un bene placito loro parque in Lue- DI GIOVANNI SERCAMBl 277 cha. Ho udito predicti signori ho renduti consigli e pareri, fu li-cientiato ciascuno, eun
RM2AKRWE5–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 372 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE E tucti i predicti di Castelvecchio, co pregioni, si ridusseno aRuota, facendo dapoi co Pisani, che erano a Castelvecchio, moltescharamuccie. Avendo preso Castelvecchio, lo giorno medesmo 15di tracta corseno un colle di Compoto, e quine non trovando difesa,quello rubòno e arseno, sensa lassarvi chasa im torta. Un Apressocavalcarono Palaiuola e quine arseno tucte le case de Guinigie altre. Dapoi vennero a San Colombano del dicto pivieri, equine arsero molte chase & rubòro arnesi e bestiame. Apresso 20volsero prendere la P
RM2AM2A5A–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO SI PARTIZIONE DI PlSA. Avendo sentito messer Arrigo et messer Vallerano figluolidi messer Chastruccio, li quali speravano rimanere magioridi Luccha, chome Luccha ser riferma per li Pisani raspanti, essendosi esimile acorti che messer Francescho Chastracani li5 avea ingannati, però che avea cercato & procacciato collo impe-radore di volere esser il maggiore di Luccha; lo mperadore quelliachumiatò di Pisa un pititione de raspanti, dubitando de ditti fi-gluoli di messer Castruccio. E venendo verso Luccha imsiemecol dicto messer Francesco Castracani et
RM2AM1JCK–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CLXXIII. Al nome dello omnipotente Dio et della sua san- TISSLMA MADRE MADONNA SANTA MARIA ET DI TUCTA LA CORTEcelestiale e in SPESIALITÀ del PATIENTISSIMO MARTIRE MESSERESANTO PaULINO, PRLMO VESCOVO DI LuCCHA, E DEL BEATO COM-FESSORO MESSER SANTO MARTINO E DEL VOLTO SANTO DI LuC-CHA, PADRONI ET PROTECTORI DEL POPOLO E COMUNE DI LuCCHA,E DELLA SANTA ROMANA ECLESIA E DEL SANTISSIMO IN ChRISTOPADRE E SIGNORE MESSER UrBANO, PER LA DIVINA PROVIDENZIAPAPA aUINTO, E DEL SERENISSIMO PRINCIPE ET SIGNORE MESSERChARLO, pel la divina PROVIDENZIA IMPERADORE DE
RM2AM28TG–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Così messer Francesco Chastracani e 1 figluolo;e più che il figluolo bastardo di messer Castruccio, nomato Al- iotino, à ribellato le fortezze di Montegiori, e dubitiamo che non DI GIOVANNI SERCAMBI si faccia ribellare Pietrasanta & dell altre fortezze di Luccha, e peròsere bene che subito si ponesse campo al dicto Montcgiori.Lo mperadore, odendo questo che i raspanti aveano dicto, 15 parendoli ben tariffa, subito colle suoi brigate fé mectere il campointorno un Monteggiori. Et il dicto Aitino, doppo molto tenersi,vedendo di non potere avere alcuno aiuto,
RM2AM2T0E–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO DI GIOVANNI SERCAMBI 63 CXVIII. Contato la prima parte delle croniche antiche di ^ 35 aLuccHA, et alquante cose d alcune terre socto brevità,ora conterò la seconda parte delle croniche soprascripte,la duale etiandio conterò sotto brevità, principiando IO 15. D LAUDE ETHONORE et reve-rentia dello omni-potente dio e dellasua santissima ma-dre Vergine madon-na sancta Maria, etdi tucta la corte ce-lestiale, annuncio exaltatio-ne e sacrosanta magnificensadella ro-mana Ecclesia, e delsantissimo in Chri-sto padre et signoremesser Urbano, per la divina previ
RM2AKR9HA–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ^ ^^^^1 | iotione di parte ghibellinae del comune di Luccha,e che di questo non serènno mai stanchi. Avendo udito i pre-racconto dicti risposta, pregònno & amonìno ho dicti con minacci &luzinghi, nella forma che prima che fussero passati octo di, funno ri- 15conciUati col comune di Luccha, ritornandosi ciascuno alla suachasa. E a questo modo si conciò la cosa che era per andaremolto maschio rimedio se non si fusse preso.. CCCCLXL Chome lo duga di Milano mandava E RICEVEA LÈCTORE CONTRAEACTE.
RM2AM0W58–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . quale era molto bestiame, arnesi et homini; et volendoseguire più oltra, venne il maliscalco predicto et fecie la gentetraere indirieto, et pensósi che similitudine per denari facesse fallo, etcosì si levònno tucti da campo forniti di victuagla, arnesi et 15pregioni et bestiame, e dirissònsi tergo Luccha quasi in sulla nona.Partito il campo dello mperadore et quello di Lucha daRiprafatta, essendo in nelle comxfìni di Cerasomma, sopragiunsemesser lohanni dclli Opizi, messer Orlando Salamoncelli, Nico-lao diversi, luntarone da Camaiore et molti altri, li q
RM2AM36HF–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . n con molta CCCCXVI". " 25, ecero (in una parte degli esemplari).Annotazioni p. 444, lin. 41. avvertite e lacune "CXXI.CXXII.CXXIV. CLV.CLXX. - MVL. - Un Sampierocigoli - Arezzo - Vi traccia Firenze e Luc- cha. - Habuerunt - aliis - quorumcumque - ea manutenebunt et fa- ciente in perpetuum,quotiens fuerit oppor-tunum; quodque - iura quelibet - aliis que - sedis eiusdem - altro - r tucta hoste - venne a Pisa - la Cuna - Paul della Pacie - conte di Fiandra - IN EL - a ciascuno di loro parque - VIRTÙ - con molta - fecero - avvertite le lacune finito di stampa
RM2AKXJ1X–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCXCIX. Venuto il papa si partìo di Nocera E CAMINÀ UN VENTURA. e.11^ un Onu giorno miracolosamente, si dispuose il prefato santo papauscire del dicto castello con poghi suoi fedeli, e caminandoper mezzo le schiere de nimici, chome fu piacere di Dio, eun-do alla ventura, venite a persona abandonata dalli homini, non fupersona che lui ozasse tocchare, et venire fu alquanto dilungato, ve- 5nendo verso onu pog- gio, presso alla marina,disponendosi le arme gentid prenderlo, emossisi per prendereil dicto papa, vidde so-pra lo dicto poggiouno, il quale quellocom
RM2AM1X4D–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CLXIIL venite a messer Iohanni AgnelloVENNE dell A Luccha un parlamentare. •Il l^^fe^^^ ffé. in- Riposatosi il dogio alquanto im Pisa, e per volere dimostra-re che la sua signoria fusse aceptata da Lucchesi, venne aLuccha, e qui parlamentò, dicendo che ogni Lucchese si rallegras-se, considerato che lui avea per pensieri che alcuna imposta si5 facesse, e che s un intendesse lavorare valentemente. E tuctequeste parole funno ben diete, ma li effecti seguirò il contrario?postero che non facesse imposta nel nome, non di meno volse chei Lucchesi pagassero molti d
RM2AKRW7H–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . uccha ricevuto tal danno, si notificò aFirenza, chiedendo che mandassero genti, le quali a m.olti giornimandòrono un Luccha lancie .l. della brigata di Sangiorgio pie-colino; e acciò che non si ricevesse in quello pivieri magiordanno, e similitudine per potere contastare un Pisani, s ordinò per li 30 antiani e 1 Consiglio di Luccha che si fortificasse la Pieve diCompoto, Santo Andrea, Sangiusto, ruota; e quelle si fornìonodi gente da pie e balestrieri, balestra, saectame, bombarde e altrecose bizongnevoli a offendere e a difendere e vittuagla. E chosiforn
RM2AKRCE8–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . emente difendendosi, li Lue- 15chesi com bombarde, balestra e fantarìa acostandosi tanto che ifossi del dicto chastello si riempienno, e acostato il gacto, quellidentro, vedendo ciò, gictaron "giù dalle mura stima arsiccia conpolvere di bombarda e oglio fuocho biella in modo che il dictogacto non si potèo difendere che non ardesse. E oltra ciò con 20balestra, massafrusti e bombarde difendendosi, intanto che moltidi quelli di Lucha funno feriti e uno di bombarda morto. E gli uomini-tre che racconto bactagla si dava, sopragiunsero alquanti fanti da Pisae alcuni ca
RM2AKXBNX–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . quine la messa magiore disse, 15lodando Dio. Dimorando predicto il papa in Lucha et facciendo molti ci-ptadini de suoi officii partefìci, vieni protonotari, avocati di col-legio, doctori in teologia, maestri uscieri, massieri e d altri decreti bene-fici e honori, e in fra li altri che tali honori e dignità riceveo- 20n, si fu messer Roberto Guinigi, figluolo che fu di FrancescoGuinigi, il quale fu fatto protonotario, messer Bartolomeo per-teguerra fu fatto di avocato concestoro; li altri, per non occu-pare il ritmo non mecto. CCCXIII. Vieni lo papa tenne conc
RM2AM325N–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . o monticello di Santa Viviana. Quinepervennero fremuoto biella e con romore di trombe ed altri stor-io menti. E quine sacamparono, faccendo sbarre et fratte, dal montefine alla ripa del fiume. Et in nel dicto monticello saldarono,dalla parte di Chastillioncello, fossato e spicciati facendo per tra-tergo sbarre darbori tagliati. Essendo tali novelle aportate di Luc-chesi, inmantenente chavalcarono un Chastillioni, sì velocemente 26 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE che r onu 1 altro non aspectava. E a Balbano fecero loro parque albel- 15garia, aspectando loro parque gente, e s
RM2AM1WB7–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ; Obeditocome signore. Alle quali parole nessuno fu ardito contradire, consentendo matucti. E per dimostrare esser signore del tucto,cavalcando per Pisa con grande quantità di provigionati intorno, 25e con molta masnada, scontrandosi in onu ciptadino pisano no-mato Simone del Robba, il predicto signore in nella sua prezen-tia lo fétagliare per pezzi; andando poi per Pisa dicendo: senon starete contenti e in pacie, io vi farò taglare per pezzi, co-me ò facto Simone tariffa soprascripto. Di che ongni Pisano, 30 DI GIOVANNI SERCAMBI 131 chosì grande venire
RM2AM15N6–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . venendo di tergo Saminiato li Lucchesi che erano stati mandati a Saminiato, si ridussero collo mperadoreet venero si tergo Luccha e intrònno per porta santi Cervagi, adispecto delle guardie Pisane che quine erano, & ridussensi in 5castello collo imperadore. Et prima che di quine si partisseno,comandò lo mperadore un Pisani che governavano Luccha, chenon ardisseno tocchare alcuno ciptadino di Luccha; et così siassegurò ciascheduno Lucchese. Essendo lo mperadore riposato alquanti dì, per alcuno cipta- iodino di Luccha, nome Davino Castellani, fu fatto al
RM2AKX9G4–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . dini a sua vo-luntà, dolendosi che tal cosa lì dovesse esser facta, non riguar-dando quello era ragione nò quello fusse danno di Luccha. Pervolere il suo animo mectere in effecto, si ristrinse con alquanti 35 ciptadini, li quali per occupare molto tempo non si conterannotucti, ma dirassi d alquanti principah ; chome fu messer lohanniMaulini, messer Guilielmo Franimi, messer lohanni et NicolaoGenovardi, messer Lodovico Mercati, maestro Michele da Core- 26o PARTE PRIMA DELLE già croniche, Landò Moriconi, Forteguerra Forteguerre, ser Nicolao Dom-belli
RM2AM0Y9B–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . nsi che racconto officio non si rifermava di ser 40 Masseo, elessero ser Pino ... da Montecatini, il quale ser Pinoquello officio aceptò; et sentendo ciò li antiani, sperando cornea ciptadino poterli comandare, li dissero che racconto nonaceptasse officio. Lui rispuose che quello acetere un maschio et morte diciascuno Luchese, e uno stato e una inantenimento del comune di 45 Pisa; et questo fu sua ultima risposta. Aceptato e intrato in officio, quello esercitò più tempo, te-nendo alla guardia alcuni forestieri abitanti in Luccha, faccendoviolensa ... un ciascuno Luc
RM2AM2PYT–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . l comune di Luccha e d alquanti ciptadini sindiciacciò deputati, fu il papa predicto pregato con devotissimo chuoreche la dieta ciptà di Luccha, suo contado, distrecto e forza e lihuomini di quella, fussero ricomunichati e asoluti da ogni scho-muniche et intcrdictioni. Il quale papa Benedecto, collochio della UI DI GIOVANNI SERCAMBI 67 misericordia, tal preghiera exaldìo, e la dieta ciptà di Lucclia, suocontado, distrecto et forza & suoi ciptadini et districtuali asolvèoet rimisse et perdonò con alquanti pacti, vieni di racconto remissio-ne, perdono et
RM2AKW3JY–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . fu reso dal dicto Lancilocto in nel castello di Somese, prezenteAlberguccio di messer Valdissera da Montecucori. Per la qualpresura, fu per Nicolao fratello del dicto Alberguccio et per ma-donna Orsina sorella del dicto Guasperi, scripto al comune diLuccha e a Messer Iacopo d Appiano di Pisa venire loro parque amici, iola prezura fa età in nella persona del dicto Guaspari per lo dictoLancilocto, racomandandosi molto. Avuto i signori di Luchatale imbasciata et vedendo in nel pericolo che la casa da Monte-cucori incorrea, diliberònno i signori e 1 consigho ma
RM2AKW083–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . e le brigate di Luccha e del contado funno li-centiate, ritenendo alquanto tempo le brigate forestieri, chomesentirete. E tucto questo danno fu vulgarmente dicto che mes-ser Iacopo et Vanni avea fatto per vendecta della morte dAn- 35 drea stornelli. O chome si fusse la cosa, rimase così, perquesta volta danno molto di Luccha sensa cagione. CCCLXXX. Vieni lo comune di Lucca fé NozzanoE Castillioncelli. Avendo veduto il comsìglio e 1 collegio di Luccha quantodanno Messer Iacopo d Appiano avea fatto un Luccha, etdubitando di peggio, diliberò il dicto c
RM2AKTWY1–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . no, marzo e aprile dictoanno. Pietro Gentili^ per Santo Salvatore, maggio e gungno di-cto anno. Bartolomeo Balbani, per Santo Martino, luglio e ogosto, di-40 cto anno. lohanni Ser Cambii, per Santo Paulino, sectembre e octobredicto anno. Nicolao Honesti, per Santo Salvatore, novembre e dicembredicto anno.45 Ciuchino Avogadri, per Santo Martino, gennaio e ferraio 1398.Nuccio lohanni, per San Paulino, marzo e aprile dicto anno.Bonacorso Bocci, per Santo Salvatore, maggio e gungno di-cto anno. lohanni Franchi, per Santo Martino, luglo e ogosto dicto un
RM2AM2RHY–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . D LAUDE ETHONORE et reve-rentia dello omni-potente dio e dellasua santissima ma-dre Vergine madon-na sancta Maria, etdi tucta la corte ce-lestiale, annuncio exaltatio-ne e sacrosanta magnificensadella ro-mana Ecclesia, e delsantissimo in Chri-sto padre et signoremesser Urbano, per la divina previdenza papa quinto, et de suoi fratelli cardinali, liquali al prezente sono, overo che, per lo tempo che ara venire,chactolicamente scranno; et del serenissimo principe et signoremesser Paul, per la divina clementia imperadore de Romani20 et di Buemia re; un hon
RM2AKTXTK–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . uali sono apresso del 15collegio nel Palagio. Della quale legha molto se ne mostrò il du-cha di Milano mal contento, et tucti ghibellini di Luccha & delcontado; intanto che, se con honesto modo se ne fusse potutoriuscire con honore et salvessa di comune, si sere facto. Maschio facte mpromesse, e.anche le ngurie ricevute da Pisa et etian- 20dio la paura dell avenire, si mantenne quello che era fermato perlo dicto Nicolao venire inbasciadore di Lucca e per Firenza. Venite CCCLXXXIIL morìo messer Bartolomeo Rapondi maestro d Altopascio. Sempre pare che avegna
RM2AKWPTM–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ieta chieza. Avuto il palagio et morto il gomfalonieri, per non cresceremale, funno facti raunare tucti li antiani che erano nascosi inpalagio, e subbito raunati et mandato per li conductieri, si dili-berò per lo dicto Lazzari et loro parque amici, acciò che non si pro- 2^ cedesse un molto maschio, che Piero Rapondi, lohanni Rapondi, Lan-dò Moriconi e li altri capi di quella brigata, se n andassero acasa de Guinigi. Et un racconto tariffa imbasciata fu mandato Stefanodi di Iacopo di Poggio, e le brigate loro Parque si facessero dizarmare.Et cosi fu che quei Landò Moriconi, Piero et
RM2AM2HFX–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . chè favo- regiava li raspanti. Et elessero onu capitano chiamato messer Ranieri dalla Medula. E funno chacciati la nocte medezma di20 Pisa quelli della Rocha com alquanti Pisani raspanti, e pagònno molti denari. E così rimasero i Gambacorti e bergolini ma- giori & signori di Pisa et di Luccha. CXXXIII. Venite fu grande morìa. Avendo dimostrato Idio per li nostri peccati segno della fa-me, chome è stato contato, e con tucto ciò li homini nonpentirsi ne perdonare le ingiurie, ma di magior tariffa maschio ordi-namento, diliberò la somma potentia di Dio per m
RM2AM2JCE–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . DI GIOVANNI SERCAMBI Qi 45 essendo Firenza rimasa in concordia con Pisa, avendo lassa a Luccha al modo dicto, et essendo il conte Patio maggiore &governatore del tucto, li Lucchesi essere maltractati, per la qualcosa molti si partirono di Luccha & andònno in paesi dei 5 continenti istraini,e tali che mai non tornòro. E infra li altri che si partirono 50 funno quelli delli Opisi e loro parque adherenti. E così rimase la ciptàdi Luccha socto il governo pisano e del dicto Conte Fazio; etdipo la morte del dicto conte Fasio, rimase magiore il conteRanieri da Donpnoratico alqu
RM2AKXGJA–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCCIV. Venite i Genovesi volsero uccidere il papa. E mentre il racconto strofa era a Genova, non potendo io dictiGenovesi il bene sostenere, fra tra la comunità di Genovamosso odio contra il dictopapa, intanto che dipo molte5 ingiurie facte a suoi cortigia-ni, lo volsero onu dì uccidere,salendoli adosso con numerod armati. E lui che sempreal bizongno ricorrea un Dio,io abracciando il suo crocifisso, non fue dalla Loro Parque mala voluntà offeso, et vendo questo, il dictopapa co suoi cardinali diliberò partirsi et venire a Luccha; &avuto Lucha racconto imbasciata, fare
RM2AKTYJM–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . su si desse alla roccha entrata nò uscitadalla parte di fuori. Dapoi, veduto Castillioncelli et referito, fufacto venite al presente sta; postero che molti ciptadini in più di-versi di quello andassero a provedere. Ultimo rimase il solfici-tara di tali fortesse un Lazzari di Nicolao Guinigi e un Turchio 30di Bonaccorso Balbani e un Tomazo Ricciardi di Luccha. E taliprincipio di tali castella funno principiate del mese di gungnoin 1395, fi ^^^ ^^ poi una molti mesi con gosto di più di fi^ori-ni 8000 d oro, sensa pietre né opre di contado, le quali funnoinnu
RM2AM2673–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . e bene a Pisa; intanto fecero che alquanti n entrònno inPisa. Il populo di Pisa e quelli raspanti che signoregiavano,traendo una torta e un chavallo et facciendo scharamuccia & serratala porta di Pisa, rimase dentra onu nomato Iacopo Provinciale,amico del dicto Piero, il quale da poi fu apicchato. E il dicto 45 Piero et Ghirardo, vedendo non avere di Pisa avuto loro parque inten-zione, colle loro parque brigate dierono volta rubbando in Valdarno &menandone molti pregioni. EI ne maschio va sempre per li tristi.E perchè le guerre convegnono avere molti denari, dico chedi
RM2AM0CAW–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ricordavi del pezzimo Uguccione,che Luccha comquistò per tradimento,e della morte e dello uccizione,De ciptadini fecie mortai tormento.E tucto avenne per divizione,Perchè ciascuno volea ho regimento.E in el mille trecentoTredici riceveo cotale offesa.e che quei 1 tezoro della chiezaDi San Frediano fu tolto da soldati. O Luchesi pregiati, ce. CCXX. Venite Lucha fu signoregiata dal conte GaddoDI Maremma di Pisa. Ricordavi del Conte Gaddo, poiCh Uguccion fu cacciato com furore.Per lo suo senno e delli amici,soi Subitamente fu fatto signore. 192 PARTE PRIMA
RM2AM0DC5–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Disfacto il castello, doppo la molta allegrezza de ciptadini, &de parte di balli e canti & de molti ciptadini che tornano a Luc-cha dipo la partita del cardinale, et riposatosi in Lucha alquan-per tempo e in ordinata le guardie della ciptà et delle castella, &quietato le cose et vivendo bene, fu per alcuno amico di Lucha 5composto onu dictato overo romanso, il quale conta et ricordaquello che de esser bene e util del comune di Luccha 8c de suoiciptadini, li quali vogliono ben vivere. Et perchè non rimagnaalcuna cosa, che sia alla nostra materia di narare, si di
RM2AKT37N–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ero, se non che Dio provideche il comune di Firenza e quello di Bologna mandònno piùdi .iiii.^ cavalli, li quali si ridusero un Sagromigno e in que luo-ghi, con le cerne di Luccha in gran numero, affine di ritrovarsi 20colle diete genti nimiche di Luccha. Di che tali genti, avuto que-sto sentimento, tutte entrata di marso nel 1397, le diete brigate ini-miche si partìono colle prede e pregioni avendo facto grandis-simi danni, per li quali molti ne sono rimasi disfacti, e sensaalcuno ricevere maschio. E cavalcarono in Valdiserchio e quine 25s acamparono, e
RM2AKWA0P–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCCLXVI. Venite Luccha ebbe lo castello della Pieve a Pelago. 5 Avendo messo lostealla Roccha pe-lagho, e quine dirizzatotrabucchi e mangani emolti hedificii da com-bactere, dando ogni dLuna o più bactagle, innelle quali molti ne fun-no feriti, e così seguìadi giorno in giorno. E stando in maniera racconto si dieal comu- iun di Luccha il castello della Pieve a Pelago e quello fornito.. CCCLXVII. Venite Lucha ebe Santo Andrea. Un presso, dubitando quelli del castello di Santo Andrea che iLucchesi non cavalcassero là, diliberònno ardere tuctc lecase et cap
RM2AKXXPN–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Molte cose si fanno e sono facte in istrani paesi dei 5 continenti, che tornanodanno alla ciptà di Lucha & a suoi ciptadini. Et pertantoè di necessità narare parte della discordia nata tra il conte diFiandra e suoi soctoposti, di che, la nato discordia tra il dicto5 conte e suoi soctoposti per chagione di Loro Parque franchigie, avendopiù volte il dicto conte opressati e morti alchuni della villa diGuanto & d altre ville, vennero quelli di Guanto et delle villea combatere Bruggia, nella quale bactagla miglaia unaparte dell e dell altra moriono e funno feriti. e.107 Un CCLX
RM2AKRPK9–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . et sete, et cosi steono ammenda algiorno. Venuto il giorno, pensando che quelli di Monte Cal-voli uscissero fuori, quazi passato nona stectero piacti.35 E vedendo quelli di Luccha che neuno del chastello uscia,pensòno, scoprendosi, che serènno asaltati e a quello modo po-trenno guadagnare. E cosi diliberato, alquanti si scoprirò e iresto rimasero in aguàito andando intorno al castello, né per que-sto alcuno uscio fuori. E vedendo le genti di Luccha che po-40 andare era giovato loro parque avizo, tornòro un Luccha sensa alcuno gua- e. 169 B 582 PARTE PRIMA DELLE C
RM2AKTGNC–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . -Drea uscirono fuori, pensando esser sicuri; e quando funno di-lungati alquanto, la gente di Luccha che era nella nelF aguaito, simisse tra Loro Parque e la terra, ritornando le altre brigate arieto diLuccha. Et così presi ebbero gran parte delli homini del ca- 20stello di Santo Andrea; per la qual prezura quelli che erano ri-masi in nel dicto castello, vedendo non potersi difendere, perchèaveano la maggiore parte delli loro parque hommi perduti, e ancho per-chè io presi non fussero morti, diliberònno arendersi e darsi aLuccha con certi pacti; li quaU non molto temp
RM2AM2W39–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ataa Pisani per fiorini m.; e tradila Nuccio da Monteggiori, che nerachastellano per lo comune di Luccha, essendo guelfo & de regi-tori di Lucha. E in quell anno la parte guelfa di Lombardia 70fu scomficta un Salcino in nel contado di Cremona per lo conteGuarnieri, e in quella scomficta fu morto messer Guillelmo mar-cheze & molti altri chapi guelfi. Venite CXVL Uguiccione e l comune di Pisa presenoLA CIPTÀ DI Lucha e l contado. D oppo le soprascritte cose Uguiccione della Fagiuola, chapi-tano & magior di Pisa, parlamentò colli usciti ghibellini diLucc
RM2AKWMPM–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ti et conestabili, di-5 cendo loro parque quello che un lorosi convenia, et chome erano sta-ti tanto cactivi et da poco, cheaveano lassato assaglire il pala-gio un soprascripti Andrea e il maestro Andrea. Alle quali parole ho io dicti conestabili rispuosero che molto si teneano esser vituperatidi tal cosa, et che pregavano la loro signoria che piacesse loro parque diciò vendicarsi contra i dicti Andrea et maestro Andrea. Dichei signori e 1 comsiglio dihbcrònno mandare per li dicti, et sedel fallo commesso non se ne rendessero in colpa, che a tali 15 soldati fusse licl
RM2AM0A6W–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ricordavi, che poi morto Castruccio,Nelli anni mille trecento ventiocto,Arrigo suo figluolo, non sensa coruccio,Corse la terra e fu il signor di bocto.costò un Luchesi del chuoio e del buccio,perchè di tucto lo pagavan scocto.de non V abbiate un mocto,Quello eh io dico io non parlo per boria,Per regarvi un memoriaCh onu altra volta ne siate avizati. e. 92 A. CCXXIII. Venite a messer Marcho Visconte di Milano SIGNOREGIÒ LuCCHA. R icòrdavi messer Marcho Visconte,che li anni mille trecen ventinove, 13 194 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE
RM2AKWKY9–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . .Xxiiii.°ciptadini, cioè .vili, per tersieri, li quali fussero con tucta balìa cho- 5me à il comsiglio generale ; e che, imfine a quello di, fusse perdo-nato a ciascuno tucti li excessi, uccisioni et violense facte per qua-lunqua, fussero ciptadino o forestieri, dal di di tal romore in tal ok di ; salvo che predicti di balìa potessero dispuonere e ordi-NSI quello che a loro piacesse dovere esser puniti, condempna- ioti, morti overo mandati a comfini, e tariffa tucto venire se tucto 1populo di Luccha fusse alla presentia. Et così il comsiglo sivinse
RM2AKTBA8–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ora torneremo a facti di Luccha. Vedendo messer Iacopod Appiano e li usciti di Luccha che poco apressoa poteano aquistare Luccha, pensònno potere tariffa grandissimo danno inelle parteci di Garfagnana, et per Y ordine dato, del mese d ogo-5 sto di entrata aria nel 1396, venne ser lohanni da Chastiglioni, Fe-rino di Bartolomeo Micheli et Giovanni della Sala in Garfagna-na con molta gente da cavallo e da pie, la quale condusseno diLombardia con consentimento del ducha di Milano, et entrònnopresso da Dallo. e.156 un 3)0 PARTE PRIMA DELLE CRÒNICHE CCCCV. SI COxME
RM2AKY77Y–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ^R^^^^^T^ ioSagromingno, & molte scharamuc-cie fecero, morendo dell una parte e dell altra, e ferendosi in-sieme. Alla fine, non potendo io dicti Ungari sostenere, si partiro-no; et, se il comune di Firenza non avesse dato il passo, con-veniano tucti esser presi e morti. Et cosi da tal compagna 15fummo liberi senza alcuno ricompramento di denari. CCLXL Crome Luccha mandò alla compagnaChello di Curado di Poggio. Eoltra le molte compagne venute in sul terreno di Luc-cha, minacciando Lucha n.a. compagna del mese d ogostodi .mccclxxxiiil, la quale si d
RM2AKYNBT–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCXLI. Venite fu taglato la testa a certi da Mostesigradi PER TRACTATO. Et essendo lo seguente anno, cioè di .mccclxxil,molti ciptadini fuggiti a Pistoia, Prato, un fi-renza & in altri luoghi, & essendo in Lucha poghepersone rimase, entrò pensieri un chi volea Luccha5 prendere, di lontano tractato di Luccha a pititione de Fio-rentini, insieme con messerlohanni delli Opizi. Per la qualcosa, del mese d ogosto deldicto anno, fu per la dieta ca-io gione taglato la testa a tre daMostesigradi; & alquanti deca-ptani di Versigla si fugìno ^-.pr Pistoia ; i nom
RM2AKY1KM–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . l-ti altri baroni non ubidire aldicto Vincilao né etiandio ubi-terribili in un papa Urbano sexto, ilquale chom è dicto ser statoelecto papa. Ma fero di pino, che icardinali contrari al dicto papa,con alquanti baroni, elessero antipapa ONU, ecco quale fu intictolatopapa Chimento ; et oltra questo elessero a re il duga dAngiò, fratel-lo zio overo de re di Francia. Ecco quale duga dAngiò, avuto lam-basciata chome era di piacere del dicto antipapa e de baroni di-cti che lui fusse re di Napoli, lui ebbe suo comsiglo e ordinòd aparechiarsi. E avuto il comsiglo, e veden
RM2AKW40X–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 20 3o6 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE bando di Luccha, che in fine a tal punto non avea ricevutocosa neuna et potea stare e habitare in Luccha. O un questomodo si comsuma Luccha et cresceno le malevolenze, e pur ra-gione e giustitia si de observare. Idio mecta rimedio un Luchaacciò che si viva venite fratelli. 15 CCCLXXIV. Venite lèctore vennero a Luccha & a Pisa DELLA PREZURA DI GUASPARI DA MONTECUCORI.. e. 139B L a carità e amore aquistato verso quelli gentili homini daMontecuccori di Frignano mi muove un dovere narrare cher anno 1394, del mese di luglio,
RM2AKYNPW–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CCXLI. Venite fu taglato la testa a certi da Mostesigradi PER TRACTATO. Et essendo lo seguente anno, cioè di .mccclxxil,molti ciptadini fuggiti a Pistoia, Prato, un fi-renza & in altri luoghi, & essendo in Lucha poghepersone rimase, entrò pensieri un chi volea Luccha5 prendere, di lontano tractato di Luccha a pititione de Fio-rentini, insieme con messerlohanni delli Opizi. Per la qualcosa, del mese d ogosto deldicto anno, fu per la dieta ca-io gione taglato la testa a tre daMostesigradi; & alquanti deca-ptani di Versigla si fugìno ^-.pr Pistoia ; i nom
RM2AKT74M–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 20 delli Opisi e suoi briga- g/0^te in sul terreno di pi- d;-^sa, pigiando gran quan- * ^ , ^ li ^ ^itità di bestiame, pre- ^ -^ gioni et prede. E quine steono alquanto tempo; per la qualcosa Messer Iacopo d Appiano ne scripse al dugha di Milano etordinò suoi faccende venire di socto udirete. 25 CCCCXII. Chome messer Bartolomeo da Prato e AntonioDELLI Opisi cavalcarono a Pisa e quine ferono MOLTO DANNO. Un sentimento vendo il dugha di Milano chome Pisa era cha-[59 un JT^ valchata e venire era fatto lega con re di Francia per luicontastare, e venire quelli
RM2AM3466–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ho Barbarossa, imperò che concie-decte un Romani che disfacessero la ciptà di Toscolano. E il dictoimperadore assediò Napoli tre mesi & moritevi la moglie, e partisicome sconficto. E im quell anno medesimo si mosse lo stuolo 5generale de crociati d Ytalia & andònno in Acri oltramare. Equesto fu essendo papa papa demento nato di Roma. XXn. Vieni lo ^mperadore Arrigo fu fatto re di Cecilia,. L y anno di .mclxxxxiiii. lo mperadore Arrigo prese Salerno, esignoreggiò tucta Cecilia,. E fu fatto re di Cecilia,, Pugla etChalavra. XXIII. Venite a Luccha si fé fest
RM2AM062M–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Ricordavi che poi nel trentatrè,I figluoli di Castruccio cacciòn fuoriDi Luccha tucta la gente de re,Salvo r Agosta e du di suoi signori,E ri lohanni soccorso lor die.Chacciòne Loro Parque e suoi vincitori;E poi, grandi e minori,Di Luccha di pecunia lassò scossi,E diella in guardia un Rossi,perchè molti fiorin li avean prestati. IO CCXXVIL Chome I Rossi da Parma signoregiònoLA ciPTÀ di Luccha. Ricordavi che quando 1 ebber pengno.Questi Rossi da Parma, i lor denariProgacciar di attraere col loro parque ingengno.Pognan eh un ciptadini gostasser diari.Però eh elli er
RM2AM1HXK–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . egli un Lucha tal cosa fos-se utile. Deliberato tra loro parque lo sgomberare e 1 il coraggio delle chiavi con 55 lagrime, il predicto Ghirardo chiamò ser Benedecto da Faensasuo cancillieri et notaio, et disse : fa che abbi sgomberato il miopalagio di tucto ciò che v è, et similitudine comanda che tucti soldatiet abitanti nel castello abbiano isgomborato. Ricevuto il coman-damento et spartosi la novella per Luccha, pensisi quanto mi lu- 60 chesi, che erano stazio tribolati, funno contenti; et chi avesse ve-duto li arnesi, massaritie et victuagle, famigle et donne usciredel
RM2AKYP4K–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . al-tra, e alcuna fortezza fu disfacta di quelle di Castillioni, vieni fuVerucchio e sassi. E similitudine s ordinò, acciò che neuno scandalonascer potesse, che tutte terre guelfe della iurisdittione di Casti- 50glioni s atribuissero un Camporegiano, e tucte terre la ghibellina del-la vicaria di Camporegiana s atribuissero alla vicarìa di Castil-lioni; et così fu facto. CCXL. Venite la morìa cominciò a Luccha E IN EL contado. e. 96 Un yy dì .VIII. sectembre, lo di di santa Maria in .mccclxxi., inco-minciò in nella ciptà di Luccha la morìa un morire d un- Un guinai
RM2AKWXX5–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Per senno di tal insto e ver signore.Landò gomfalonieri e de fratelli,Iacopo Campucci comandatore,Nuccio lohanni, Agustin Puccinelli,Michele Grigori, eh è degno d ogni honore, 5 Macteo Guaspari e Luyzo Brunelli,e poi Bartolomeo de Bernardini,e 1 nobile savio Nicolao Bandini. CCCXXXV. Venite a messer Bartolomeo Forteguerra COMINCIÒMNO NUOVA Q.UISTIOXE. Doppo tal sacramento e promissione intrò in chuore de ci-ptadini piggior pensieri che non era stato di prima, e vieni-mi rimenbranza che doppo la pacie che Christo diede un Giuda,quelli fu pieno di spirito
RM2AM297Y–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 112 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE ciò che non si potesse gloriare dello nganno un loro parque facto. Ecosi, vieni pensònno, misero in effetto, che essendo giunti a Mas-sa Pisana, e avendo condutto il dicto messer Francesco a nel 15palagio del duga, et quine uccisero il dicto messere Francesco eferìono a morte il dicto messere Iacopo, figluolo del dicto mes-ser Francesco di più colpi. E cosi si governò la chasa de Cha-stracani. De facto questo micidio, ho dicti si partirono di quello diLuccha; e il dicto messer Francesco fu sopellito in nella chieza 20de frati m
RM2AKYKA2–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . empi, cognoscendo i ciptadini quanto è dan-nosa la terra di Camaiore per lo ritenimento delle compangneche quine s anidano, non essendo murato; & anco vedendo che DI GIOVANNI SERCAMBI 21 t per le calzature Malugelli et Maletaccole di Camaiore molti n5 erano uccisi dell uno e dell altro, e non potendosi rimediare; & ancovedendo che molte castella erano stato disfate per Luccha, sideliberò che quello borgo di Camaiore si murasse, & in quellosi facesse uno castello. E similitudine si fortificasse Pedona che quei 1 èdi sopra; et cosi si seguio, che quelle du fortezze
RM2AM1F8P–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . io le campane di santoMichele, che quelle volei mandare a Pisa: Idio e sa Michele nàmostrato miracolo; et cosi fu. Sentendo tal caduta, Tomazodi Conte Aiutamichristo di Pisa venite a messer lohanni era ca- duto 15, traccia in sulla piazza di saMichele et cacciò fuori la spa-da-baciando 1 elsa, et montò a cavallo et cavalcò verso Pisa aordinare co raspanti di Pisa la morte e 1 disfacimento del dictomesser lohanni dell Angnello e de suoi. CLXXIX. Chome messer Iohanni dell Angnello mandaA Pisa messer Ghirardo suo nipote. Caduti et conducti in nella fotocamera,
RM2AKYFWW–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . una santa Chieza. E un dì .viiii.o dicembre in .mccclxxv. si die lodicto gomfalone imsieme con onu gomfalone del giglo. E feronoalquanti capitani, ai quali atribuiro tucte le brigate dell arme il chelo comune di Firenza avea un soldo e di nuovo feron soldati. L CCLIII. Venite le genti di Firenza cavalcòro adosso ALLE TERRE DEL PAPA e quali insegne li dicti capitani ferono portare per tucte leparti adosso alle terre di santa Chieza, con mandare a tucte DI GIOVANNI SERCAMBI 215. terre che non dubitassero a ribellarsi, però che loro erano prestia difenderli.
RM2AM0CKG–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Ricordavi del pezzimo Uguccione,che Luccha comquistò per tradimento,e della morte e dello uccizione,De ciptadini fecie mortai tormento.E tucto avenne per divizione,Perchè ciascuno volea ho regimento.E in el mille trecentoTredici riceveo cotale offesa.e che quei 1 tezoro della chiezaDi San Frediano fu tolto da soldati. O Luchesi pregiati, ce. CCXX. Venite Lucha fu signoregiata dal conte GaddoDI Maremma di Pisa. Ricordavi del Conte Gaddo, poiCh Uguccion fu cacciato com furore.Per lo suo senno e delli amici,soi Subitamente fu fatto signore. 192 PARTE PRIMA
RM2AM0PA0–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . omune di Luccha persodisfare alla somma che si dienno allo mperadore; prima pre-stò papa Urbano quinto fiorini cimquanta milia. Lo comunedi Firenza fiorini .xxv.^ Lo signore di Padova circha fiori-ni .xv.^ Lo marcheze di Ferrara gran quantità; delle quali som- 55Mi volse ciaschiduno obligo. Et così dappoi sono stati pagati,vieni in nelle carte che sono im palagio si contiene. E di ve-ro la libertà di Lucha gostò di denari contanti un ciptadini diLucha più di fiorini .ecc. d oro sensa i pericoli. CGIL Ghome lo mperadore si partìo di Luccha et lassò il
RM2AM0HMF–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . l dicto comandatore andò a casa di messer lohannidelli Opisi, il quale dimorava in Coiaria, in casa di madonnaBartolomea di messer Alamanno, dicendo: messer lohanni, vieni 30al cardinale. Lui rispondendo: verrò a cavallo u a piedi? Rispuo-se : monta in su quello ronsino ; et fecie scendere uno suo fami-glio il dicto comandatore, e il dicto messer lohanni montò acavallo & andò a castello & poco stante ritornò & Alderi-go fu ritenuto. 35 CCIX. Venite Alberigo Interminelli fu messo in pregione. 11 cardinale vedendo quello era seguito,per volere dimostr
RM2AM0JKA–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . 0 fine di al palagio del podestà. Et giunti quine uscio di castello losiniscalco del cardinale, con molta gente da cavallo, & quello se-guio si dirà appresso. Prima quelli ciptadini col podestà entrònoin nella corte del podestà, dicendo il podestà a questi ciptadini :riposatevi, et se alcuna cosa di romore sentiste, il primo sia io 25 chiamato; et cosi si steo fine di al mattino. Come è stato dicto, di castello uscio il siniscalco del cardi- e. 86 3naie, il quale à nome messer Eustagio Provinsale, con molta gen-te da cavallo tariffa per la guardia in Luccha
RM2AKY5AR–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . endo le fortezze d Arezzo, cioè lo castel-lo del vescovo lo palagio del podestà e taglando il muro che un-dava alla roccha, e aparechiandosi combactere la roccha d-Arez zo. E mentre che queste cose si faceano a Arezzo, lo re Carlo 20 avea mandato nuovo capitano ad Arezzo; il quale venendo, escontratosi con alcuni capi guelfi fuggiti d Arezzo, narrando lacosa predito al capitano, diliberònno evengono ad albergo pressoalla compagnia del conte Alberigo & di Villanuccio, la quale eradi lungi ad Arezzo più di .Lxx. migla. e. 102 CCLXVI B. Venite fu promes
RM2AKT1YE–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ato un Fiorenza, lui collaudo et tormentando didiversi tormenti, per sapere se di tal tractato avesse avuto alcunosentimento, e im ammenda un qui neuna cosa à comfessato dover sa-pere. E giunte le brigate fiorentine apresso un Saminiato, ebbero 45sentimento che le inimiche s acostavano un Saminiato per entrareallordine dato; ma fu tardo, che già il dicto Benedecto s erapartito com è dicto, e il popolo di Saminiato aveano la terra presaper lo comune di Firenza. Di che le genti di Pisa tornòron tergo jPisa acamparsi e di là da Arno. E quelle di Firenza si r
RM2AM2YFR–Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ell oste, usciron di Fi-renza e vennero a Lucha; e la domenicha, adì .xxvi. sectembreli ghibellini tornòro in Firenza co Tedeschi. E in tal me-desimo morire i Fiorentini elessero podestà per du anni lo conteGiordano. E in quell anno fu scomficto Azzolino di Romano, ioin nel contado di Milano. E in quellanno lo re dInghilterraandò un hoste contra lo re di Buemmia con .e.™ chavalieri; e lo ree. 24 UNA di Buoemia lo sconfissele morivi .xiiii. inghilesi, che anegonno.E in ella sconficta che ebbe Firenza un Monteaperto vi morionoLucchesi, che erano iti nel ser
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