Gli ingiusti sdegniComedia . onna: fé Delia caminauayueijuedi che pafjò di baronejfa ; (è Delia cucina y uoi uedicon qual leggiadria tienlacQin médano ;feVeli un mangia uà,uoi, uedi, condizionata che bel garho fi mette il boccon in bocca ife Delia parlaua,uoi,fenti che quei dolci paroledJ4$*i fé de--Ha rideua,uoi mira^che bel/oTentatura eUla mojìra ; e fé uoi Madonna, che donnajète,destino lamor con Delia , ui marauiglia-te poi che Licinio che e fi bel giouanetto ,,fa di lei innamorato f che ancor egli parla-t^tobeneyche pare wiprocuratcre.BaJìa^j inper Madonna uoi hauete gittata la^oppa nelfuoco,e cercati f^enger

• Collaboratore: The Reading Room / Alamy Foto Stock
• ID dell’immagine: 2ANAMET
• Dimensioni dei file: 7,2 MB (159,1 KB Download compresso)
• Liberatorie: Modello - no | Proprietà - no
• Dimensioni: 1275 x 1961 px | 21,6 x 33,2 cm | 8,5 x 13,1 inches | 150dpi

Altre informazioni

Questa foto è un'immagine di pubblico dominio, il che significa che il copyright è scaduto o che il titolare del copyright ha rinunciato a tale diritto. Alamy addebita un costo per l'accesso alla copia ad alta risoluzione dell'immagine.

Questa immagine potrebbe avere delle imperfezioni perché è storica o di reportage.

Gli ingiusti sdegniComedia . onna: fé Delia caminauayueijuedi che pafjò di baronejfa ; (è Delia cucina y uoi uedicon qual leggiadria tienlacQin mano ;feVeli A mangia uà, uoi, uedi, con che bel garho fi mette il boccon in bocca ife Delia parlaua, uoi, fenti che dolci paroledJ4$*i fé De--Ha rideua, uoi mira^che bel/oTentatura eUla mojìra ; e fé uoi Madonna, che donnajète, fate lamor con Delia , ui marauiglia-te poi che Licinio che e fi bel giouanetto , , fa di lei innamorato f che ancor egli parla-t^tobeneyche pare wiprocuratcre.BaJìa^j ATTO Madonna uoi hauete gittata la^oppa nelfuoco, e cercati f^engerla con Volio •Arm»Tt* hai ragione j che harei io a fare bora f mettiti in per fona mia.Fra. JS*io mi metto in perjhna uofira 3 toccarà xf ^midt **^* ^ ^^^configlio a me-Jiorfn uoijète me^^ j^ ^ io fon uoi, che farejìe Frofina f Arm, lo fon pur iojCpi» confufa che mai , • oh eccoTiberio-.uoltiam» di qua, che mn uorreiii§contrarlo hort uienprejìo , Fro, Caminate pure, SCENA CLVINTA.Tiberio, Vanetio, Frofind, . n^jjtuiVL^ L piacer: che fi fa a un(ylAv , huomo grato, non fi perS^ t^ljK. de mai . Sappi di certv^^M>> Tanetioychefetupru-}fetI^if*J: dcntemente operarai y1i che c^uefio benedetto parentado fi conchiuda jnon haraipenfitta, ne fatta mai cofa alcu-na di che tu habbi a refìar pi» contento •I03 come tho detto, ad altro fine non mimono jfenon perhau?r un figliuolo primxche gli anni più m*aggrauino, che refii he*fede di quellefacultà , che Dio m*ha date , e quando Licinio acme tu mhai acennato, non fi cura dhauer mia figliuola: mi rifoUnero ancor io di darla al figliuolo di Van-dolfOfilcbe haurei già fatto , felaj^era» ^a cU*io haueua di darla a Licinio nonmhauej^e cefi trattenuto ; tu fai che pitittolte mhai lodato cjnelgiouane , è dettomich*è un peccatoy chegli habbi il padre cojiattaroje che uifete alle uolte trottati infie-me a legger qualche cofa ; che e di BuonxcreanKa , e tutto difforme da i cojiumi pa-terni, che fa forfè che quefia farà

Parole chiave associate all'immagine

• bookauthorpinobern
• bookcentury1500
• bookdecade1560
• bookyear1560